Valdastico Nord, approvato il prolungamento. “Ma il tracciato venga spostato verso l’Astico”

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Il tratto finale della Valdastico A31 a Piovene Rocchette

Mercoledì sera il consiglio comunale di Cogollo del Cengio ha dato l’ok con un ordine del giorno, che ha avuto 9 voti a favore e 2 contrari, alla progettazione definitiva del prolungamento dell’A31 Nord. Con però un’importante correzione: “La delibera, che verrà approvata anche dai comuni di Piovene, Valdastico e Pedemonte – ha spiegato il sindaco Piergildo Capovilla – e prevede che il tracciato si allontani da Cogollo, scendendo più vicino all’Astico”.

Consiglio comunale caldo quello di mercoledì, con la presenza anche degli attivisti di “Salviamo la Val d’Astico”, contrari al provvedimento preso dall’amministrazione comunale.

La delibera sancisce la progettazione definitiva Valdastico Nord, approvata con i voti favorevoli della sola maggioranza. Due consiglieri dell’opposizione hanno votato contro e due erano assenti. “Per avere più peso nelle trattative Cogollo, Piovene, Valdastico e Pedemonte si sono allineati – ha detto Capovilla – da mesi parliamo con tutti gli enti preposti alla realizzazione, e come amministratori abbiamo deciso di approvare questo prolungamento. La condizione fondamentale però è che l’autostrada, per tutelare Cogollo e i suoi abitanti, non passi più, come invece era prima, per l’abitato di Cogollo, con tutti i disagi urbanistici che possono derivarne. Abbiamo chiesto che il tracciato sia spostato in direzione dell’Astico, e che il casello di Cogollo sia posizionato verso la zona industriale di Seghe di Velo, posizione più funzionale e sensata, sempre in territorio comunale”.

“Se non venisse recepita questa modifica che abbiamo proposto e votato – ha concluso Capovilla – faremo la guerra alla Società Autostrade”.

Contrari i rappresentanti di Salviamo la Valdastico. “In breve – hanno scritto – si delibera uno spostamento di tracciato e alcuni accorgimenti che dovrebbero mitigare opere e cantierizzazione, in cambio del via libera all’opera. Noi non siamo d’accordo”.