Da Made in Malga un aiuto al caseificio di Amatrice

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Si conclude oggi ad Asiago la quinta edizione “Made in Malga”, l’appuntamento culturale -gastronomico che dall’8 settembre sta animando l’Altopiano. Il meteo davvero estivo ha spinto moltissimi ad approfittare del weekend per avvicinarsi al percorso che guida i visitatori fra i produttori di formaggi da alpeggio, prodotti rigorosamente sopra i 600 metri di altitudine. Un centinaio di espositori sono presenti con i migliori formaggi e tante altre specialità.

Un lungo weekend gustoso, quindi, durante il quale negozi, boutique, enoteche, wine bar, ristoranti e hotel hanno ospitato i migliori formaggi di montagna italiani: ad ogni attività commerciale di Asiago è stato abbinato un produttore, una malga, che è diventato così un luogo dove poter scoprire i formaggi. Tutti gli indirizzi hanno formato un circuito che ha segnato il percorso tra i negozi e le attività del centro montano. Molteplici gli appuntamenti: presentazioni prodotto, assaggi liberi, degustazioni guidate da esperti con l’abbinamento a vini, birre artigianali e cene a tema. Gli organizzatori puntavano a 50 mila presenze e c’è da scommettere che l’obiettivo sarà raggiunto.

Un’edizione all’insegna della solidarietà, la quinta: erano passate infatti solo poche ore dall’apertura ufficiale della manifestazione, giovedì scorso, quando uno degli espositori, Amelia Nibbi, titolare dell’azienda agricola “Casale Nibbi” di Amatrice, da cinque generazioni produttrice artigianale, aveva finito le sue scorte.  Le strutture dell’impresa di Amelia, infatti, erano rimaste danneggiate durante il terremoto del 24 agosto. Non avere più formaggio da vendere – un evento inatteso, seppur gradito – le stava imponendo il rientro, a malincuore, a casa. Invece, grazie al tam tam tra gli espositori, l’amministrazione comunale e i soci del Consorzio, Comune di Asiago e Consorzio di Tutela hanno deciso di offrire 500 chilogrammi di Asiago Dop che sono stati messi in vendita nello stesso stand del Casale.

“Sono veramente senza parole. Voglio ringraziare il Comune di Asiago per la grande ospitalità e il Consorzio Tutela Formaggio Asiago – afferma Amelia Nibbi – che ci permette di proseguire la nostra permanenza in questa importate manifestazione, dove abbiamo toccato con mano la solidarietà di tanti abitanti e visitatori. Vogliamo reagire a quanto ci è accaduto, per questo siamo a Made in Malga, nonostante tutto. Il ricavato di quanto raccoglieremo in questi giorni, lo destineremo al caseificio e a ridare lavoro a chi, dopo il terremoto, lo ha perso”. Per Diego Rigoni, assessore alle attività produttive del Comune di Asiago “è in momenti come questi che la forza di volontà, la determinazione e il legame con le proprie radici sono determinati. Asiago non dimentica il suo passato di devastazione e rinascita. Amelia Nucci ci ricorda tutto questo”. “Amatrice ed Asiago – conclude Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – sono due luoghi di montagna, dove la produzione di formaggio è elemento peculiare del paesaggio e dell’insediamento umano. Per questo, se possibile, ci sentiamo ancor più vicini e non faremo mancare il nostro sostegno a questo espositore e a tutti quelli che, con coraggio, hanno scelto di rimboccarsi le maniche e di reagire”.