Fusione Arsiero-Tonezza, “Val Liona apre la strada anche a noi”

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La commissione regionale che discute i progetti di fusione tra comuni

Sulla scia di quanto successo tra i comuni di San Germano dei Berici e Grancona, con il referendum sulla fusione andato a buon fine (nascerà fra poche settimane il nuovo comune Val Liona), anche Arsiero e Tonezza si preparano a fare il decisivo passo per fondere le loro due realtà. “Val Liona apre la strada alle fusioni vicentine, in settembre faremo anche noi il referendum decisivo” scrivono i rappresentanti dei gruppi di maggioranza di Arsiero e Tonezza.

La nascita del comune di Val Liona infatti è il primo risultato concreto dei processi di fusione intrapresi da tanti enti locali vicentini. Sono infatti ben 21 i comuni della provincia che hanno avviato azioni concrete per approfondire il tema. Chi attraverso studi di fattibilità, come Mason-Molvena, Lusiana-Conco, Carrè-Chiuppano, San Nazario-Campolongo-Solagna-Cismon-Valstagna, e anche Arsiero-Tonezza; altri approvando un atto di indirizzo in consiglio comunale (Mossano-Barbarano Vicentino), altri ancora annunciando incontri pubblici per illustrare il tema alla cittadinanza, come Lugo di Vicenza e Calvene.
“Val Liona è la prima fusione che si avvia a completare il proprio iter – proseguono i gruppi Siamo Arsiero e Tonezza del Cimone, Una Montagna di idee – negli ultimi anni i processi di fusione sono sempre più utilizzati per superare le difficoltà organizzative ed economiche dei piccoli municipi. Basti pensare che nel 2016 sono state ben 18 le fusioni solo nella vicina provincia di Trento. Un fenomeno in continua crescita che conferma la necessità di una nuova visione politico-amministrativa del territorio”.

Lo scorso 11 gennaio i sindaci dei comuni di Arsiero e Tonezza hanno illustrato la proposta di fusione alla Prima commissione consiliare della regione Veneto, presieduta da Marino Finozzi. Nel frattempo si avvia
alla conclusione l’attività legata alla studio di fattibilità, e a breve riprenderanno gli incontri con la
cittadinanza, le associazioni locali e le forze sociali per l’analisi di questo importante progetto al fine di
mettere in condizione i cittadini di partecipare attivamente e consapevolmente al referendum. “Il bacino dell’Alto Astico e Posina dovrebbe finalmente iniziare a parlare con una voce unica e forte – ha detto Tiziana Occhino, Sindaco di Arsiero e presidente dell’unione montana Alto Astico – da decenni paghiamo l’assenza di una pianificazione condivisa, è ora di dare le risposte coraggiose che questo splendido territorio merita”.

“Il tessuto sociale ed economico dei territori montani si va impoverendo da oltre trent’anni – ha detto con amara lucidità il sindaco di Tonezza del Cimone Diego Dalla Via – la fusione offre soluzioni organizzative più efficaci e gode di incentivi economici regionali e statali sempre crescenti. Inoltre in un contesto di gestione sempre più ampia dei servizi pubblici locali i piccoli comuni stanno perdendo progressivamente rappresentatività. La fusione diventa opportunità concreta per dare futuro ai nostri paesi”.