Servizi sociali e medicina territoriale al centro dell’attenzione con la riforma regionale delle Ulss

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Si parla di medicina territoriale e servizi sociali stasera a Santorso, in un importante appuntamento voluto dal Comune per approfondire alcuni aspetti specifici della riforma regionale delle Ulss.

L’incontro si tiene alle 20,30 presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo Cipani, previsti gli interventi dell’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin, del direttore dei servizi sociali dell’Ulss 7 Pedemontana Alessandro Pigatto, del direttore del distretto Thiene-Schio Alessandra Corò e dei consiglieri regionali Stefano Fracasso (Partito Democratico) e Marino Finozzi (Lega Nord).

Dopo gli incontri di Schio, Malo e Thiene dedicati nelle ultime settimane alla controversa questione della riforma sanitaria regionale, e dopo i tanti timori presenti nell’Alto Vicentino rispetto a un declassamento dell’ospedale di Santorso e dei servizi offerti fino a dicembre dall’Ulss 4, questa sera si tenterà di andare quindi più a fondo sulle due delle questioni più spinose, il sociale e la medicina territoriale, finora eccellenze e non solo a livello regionale.

L’ultimo a parlare di accorpamento e non fusione con Bassano per l’Ulss 7 Pedemontana è, in un’intervista rilasciata oggi al Giornale di Vicenza – l’ex sindaco di Santorso, Piero Menegozzo, veterinario, già segretario provinciale del Partito Democratico e candidato alle ultime elezioni regionali. “A Venezia i bassanesi sono forti – ha affermato Menegozzo – mi riferisco alla Lanzarin, a Nicola Finco e a Elena Donazzan. Noi invece abbiamo Sergio Berlato e Marino Finozzi che hanno altro peso e mi pare abbiano dormito. Un ruolo chiave potevano averlo i nostri sindaci ma inizialmente hanno sonnecchiato anche loro e dopo sono stati tiepidi”. “Ai miei tempi – afferma ancora Menegozzo nell’intervista – con Luigi Dalla Via e Attilio Schneck, pur su sponde politiche avverse, ci trovavamo ogni 15 giorni per parlare di ospedali, sanità e sociale. C’era un esecutivo di cui facevamo parte ma anche un confronto continuo. Quello che mi pare oggi manchi, perché non c’è più uno spirito territoriale”.