Trasferito il muflone Giorgio, la mascotte di contrada Campana

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Foto Giancarlo Ferron

Il muflone Giorgio era ormai diventato a tutti gli effetti la mascotte della piccola contrada Campana a Tonezza del Cimone, con gli abitanti del posto che, abituati a vederlo, gli avevano persino dato un nome. Da tempo infatti l’animale, maschio di tre anni, si era inserito pacificamente nella vita della contrada, facendo anche amicizia con le pecore. Tuttavia con l’arrivo della primavera Giorgio avrebbe danneggiato gli orti della contrada, e si è pertanto deciso per il trasferimento.

Una storia di quelle che non si leggono spesso, data la delicata coesistenza in primis tra animali di razze diverse e in secundis tra uomo e animale selvatico. Ma il muflone Giorgio in questi ultimi tempi aveva messo tutti d’accordo, rappresentando una piacevole eccezione. Poco prima di Natale infatti l’animale si era avvicinato molto alla contrada, dalla quale non si era più allontanato. Aveva persino fatto amicizia con delle pecore chiuse in un recinto, nel quale saltava dentro e fuori a piacimento, tanto che quando arrivava il contadino a dar loro da mangiare subito arrivava anche Giorgio. Le due specie infatti erano entrate in sintonia, appartenendo anche allo stesso ceppo.

Una presenza che era diventata un’abitudine per gli abitanti del posto, con la bestia divenuta ormai di casa. Singolarità quasi eccezionale tra l’altro che si trattasse di un muflone, visto che nel vicentino se ne trovano solo sull’altopiano di Asiago e un piccolo nucleo a Pedemonte.

Tuttavia questo piccolo idillio non poteva durare a lungo. Con l’arrivo della bella stagione infatti Giorgio avrebbe potuto rovinare gli orti della contrada, e accoppiandosi con le stesse pecore generare degli ibridi. Il verdetto degli addetti ai lavori non lasciava scampo: l’animale doveva essere portato via.

Grazie alla sensibilità di alcuni agenti della polizia provinciale Giorgio è stato quindi anestetizzato e trasferito in un ampio recinto di un parco di proprietà di un signore facoltoso nella provincia di Vicenza. Lì avrà un’esistenza senza problemi e serena. Un finale positivo di quella che è una storia di pacifica coesistenza tra animali diversi e persone.