Manchester: Gb accusa gli USA per la fuga di notizie

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Dopo la fuga di notizie da parte delle forze di sicurezza statunitense sulle indagini in corso sull’attentato a Manchester e il richiamo da parte della Premier britannica Theresa May, arriva la risposta del Presidente americano Donald Trump, che parlando al vertice NATO in corso oggi a Bruxelles, si è detto concorde sulla pericolosità rappresentata da avvenimenti di questo tipo.
“I ‘leaks’ rappresentano una minaccia, se necessario i colpevoli dovranno essere perseguiti col massimo della pena”, ha affermato il Tycoon, che ha esplicitato l’intenzione di “andare fino in fondo” sulla fuga di notizie dell’ intelligence e ha ordinato un’indagine approfondita con l’intenzione di arrivare anche se necessario ad un’incriminazione.
La decisione di Trump arriva dopo lo scontro tra forze di sicurezza britanniche e americane, seguita alle dichiarazioni del deputato statunitense Mike McCaul, a capo dell’House Homeland Security Committee americano, il quale ha reso noto che nel massacro di Manchester è stato usato l’esplosivo Tatp, lo stesso delle stragi di Parigi e Bruxelles. “Non abbiamo a che fare con un lupo solitario, c’è un network di terroristi ispirati dall’Isis“, ha quindi sottolineato McCaul. Secondo la polizia del Regno Unito la fuga di tali notizie nuoce alle indagini e mina l’inchiesta, in particolare in relazione alla pubblicazione delle foto dell’ordigno sul New York Times. La sicurezza di Sua Maestà ha interrotto momentaneamente la condivisione delle informazioni con gli Usa e la Premier britannica Theresa May, prima di partire per il vertice Nato, ha dichiarato “Dirò chiaramente a Trump che le informazioni di intelligence che vengono condivise dalle agenzie per la sicurezza devono rimanere riservate”.
Critico anche il sindaco-governatore di Manchester, il laburista Andy Burnham, che ha rivolto la sua protesta direttamente all’ambasciatore americano. “Questi leak sono del tutto inaccettabili e devono cessare immediatamente”, ha detto subito dopo un incontro con il responsabile facente funzioni dell’ambasciata di Washington in Gran Bretagna, Lewis Lukens.
Secondo altri dettagli sull’ordigno, rivelati nelle ultime ore, Salman Abedi, l’attentatore kamikaze, avrebbe costruito da solo l’ordigno con cui si è fatto esplodere alla Manchester Arena. Il giovane britannico potrebbe però aver ricevuto istruzioni su come realizzare la bomba da altre persone.