Ragazza scomparsa a Lecce, il fidanzato confessa l’omicidio

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Epilogo drammatico per la scomparsa di Noemi Durini, ritrovata purtroppo cadavere nelle campagne di Castignano del Capo (Lecce). E’ stato lo stesso fidanzatino, che ha confessato il delitto, a portare i carabinieri sul luogo del delitto. Il cadavere di Noemi – a quanto si è appreso – era vestito e coperto da alcuni massi, in un luogo facilmente accessibile nelle campagne vicine alla Strada statale 275, che collega Maglie a Santa Maria di Leuca. Sul posto dopo i carabinieri anche i magistrati delle procure ordinaria e per i minorenni. Si è inoltre appreso che anche il padre del 17enne è indagato dalla Procura di Lecce, ma non è ancora chiaro il suo ruolo nella vicenda.
La ragazzina di 16 anni era scomparsa il 3 settembre scorso da Specchia e l’ultimo post pubblicato da lei su Facebook parlava proprio della violenza sulle donne. Qualche tempo fa la madre di Noemi aveva segnalato alla magistratura minorile il ragazzino a causa del suo comportamento aggressivo, anche ai danni della figlia. Per questo motivo erano sorti accesi contrasti tra le due famiglie.
Il 17enne nei giorni scorsi è stato inoltre ripreso da un automobilista mentre rompeva a colpi di sedia i vetri dell’auto di una persona con la quale aveva litigato proprio riguardo alla scomparsa di Noemi.
Intanto non sono state rilevate né tracce di sangue né altri elementi che possano far pensare ad un evento violento sulla Fiat 500 a bordo della quale, all’alba del 3 settembre, si trovava, in compagnia del fidanzato la sedicenne scomparsa. L’auto, di proprietà della famiglia del ragazzo, è da giorni sotto sequestro su disposizione della magistratura.
Appena hanno appreso la notizia, i genitori della 16enne sono stati colti da un malore. Il padre e la madre di Noemi si trovavano in prefettura a Lecce, dove era prevista una conferenza stampa alla quale avrebbero dovuto prendere parte. Per soccorrerli è subito arrivata un’ambulanza.