Beccato a rubare in un’auto si dà alla fuga. Potrebbe essere lo stesso ladro di dieci giorni fa

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L'auto dei carabinieri (immagine di archivio)

Poco dopo la mezzanotte di oggi lo scledense S.R. rientrando nella sua casa di quartiere Sacro Cuore si è imbattuto in un individuo che stava cercando di forzare un automobile. Dopo alcuni attimi di concitazione il ladro si è dato alla fuga venendo inseguito, ma riuscendo a dileguarsi. Dopo la denuncia ai carabinieri è emerso che il profilo descritto potrebbe combaciare perfettamente con quello di B.H., nullafacente tunisino già denunciato 10 giorni fa per diversi furti.

Tutto è iniziato appena dopo la mezzanotte della giornata odierna. Lo scledense stava rincasando nel suo appartamento dopo un impegno, “E come ogni volta quando entro nel parcheggio comune presto attenzione – ha detto – perché oramai lì i furti di benzina e i vetri rotti sono all’ordine del giorno, l’ultimo è successo la settimana scorsa. Ho quindi notato un uomo che camminava tra le auto e mi sono affiancato a chiedergli cosa cercasse. Non mi ha risposto e ha fatto finta di niente”.

A quel punto interviene un vicino di casa, che dal suo terrazzo grida a S.R. che l’individuo aveva appena aperto una macchina. “In quel momento il tipo ha cercato di scappare, e assieme a lui un altro che era nascosto nell’ombra – ha proseguito – ho provato a inseguirli in macchina ma neanche il tempo di girarmi hanno infilato a piedi un vicolo e non li ho più visti”.

Immediatamente l’uomo ha chiamato i carabinieri di Schio per sporgere denuncia, con i militari che hanno constatato il vetro rotto di un fuoristrada. Dopo aver richiesto a S.R. una descrizione del ladro, i militari gli hanno mostrato una foto segnaletica di una loro conoscenza, fermata dieci giorni fa per furto d’auto e razzia in diversi garage del centro. “La mia descrizione corrispondeva perfettamente con la foto – ha detto ancora – i primi ad essere costernati erano i carabinieri perché proprio loro lo avevano denunciato la settimana scorsa. Qui da noi comunque siamo estenuati – ha concluso amareggiato lo scledense – non si può più vivere in tranquillità”. Situazione che purtroppo si ripete un po’ ovunque, con tanti piccoli delinquenti denunciati per reati di microcriminalità che puntualmente, dopo pochi giorni, a volte tornano all’opera.

Da parte loro, i militari dell’Arma confermano che sono in corso tutti gli accertamenti del caso per stabilire se effettivamente, come pare, si trattasse della stessa persona.