Fumogeni e tricolori in prefettura contro i profughi, manifesta Vicenza ai Vicentini (video)

La manifestazione in prefettura a Vicenza

Fumogeni, tricolori, due striscioni dal titolo “Stop accoglienza business” e “Vicenza ai vicentini”. Il comitato stamattina ha dato vita a un sit-in nel centro di Vicenza (vedi il video), contro l’accoglienza dei profughi in provincia disposta dalla prefettura. Circa quaranta i partecipanti: fra gli organizzatori e i presenti Stefano Boschiero, Gian Luca Deghenghi, Alessandro Cegalin, Daniele Beschin e Alex Cioni. I manifestanti hanno ottenuto un incontro, prossimamente, con il prefetto Eugenio Soldà.

L’azione dimostrativa ha suscitato aspre polemiche da parte di Rifondazione Comunista.

Di seguito, la nota stampa di “Vicenza ai Vicentini”, da Alessandro Cegalin:

“Il presidio stamane si è svolto sotto la pioggia, in concomitanza con altre 19 piazze italiane: i partecipanti sono scesi in strada per denunciare le politiche governative e la gestione fallimentare da parte delle istituzioni in tema di accoglienza profughi. Solo nella nostra provincia i costi di mantenimento mensili per questa “emergenza” superano i 2.300.000 euro:  soldi pubblici, contributi dei vicentini e degli italiani, che fanno rizzare i capelli se pensiamo a come potrebbero essere spesi in erogazione di interventi per lo stato sociale, o a sostegno dell’occupazione. Durante la manifestazione è stata inoltrata richiesta, accolta dal Prefetto, di fissare a breve un incontro utile a rassicurare i cittadini sui prossimi interventi in natura di sistemazione ed arrivi di nuovi migranti in città”.

Roberto Fogagnoli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha diffuso una nota polemica:

“Circa il sit-in di alcuni fascisti (si smetta di dire che sono persone apartitiche: Cioni e Boschiero sono fascisti fatti e compiuti e lo hanno sempre rivendicato) davanti alla prefettura, i numeri sono stati molto esigui, fortunatamente. Ma la questione è un’altra: “Prima Noi”, “Vicenza ai Vicentini” propongono cosa? E’ ovvio che a loro non importa nulla del business sulla pelle dei profughi, è una parola d’ordine che hanno imparato sentendo altri, molto più interessati ad una buona accoglienza, affermare che è ora di bloccare tutti coloro che sulla pelle dei profughi fanno i soldi. L’orizzonte di questi figuri invece è alzare muri, cacciare i “negri”, rimandarli a “casa”, magari rimettendoli sui barconi con cui sono arrivati. Ma mi domando : dov’era l’associazione “Prima noi” quando i profughi marcivano a Pian delle Fugazze in condizioni inaccettabili per qualsiasi essere umano? Perché non sono andati “prima loro” a vivere in quelle condizioni? E perché non vanno “prima loro” a vivere ai Corzati di Valli col tetto che viene giù? O a farsi rinchiudere da qualche cooperante autodidatta e autoritario in case che sono prigioni?
E “Vicenza ai vicentini” dov’era quando governi in parte diversi hanno regalato, contro Vicenza e contro i “veneti”, il polmone verde della città all’esercito americano perché ne facesse la più grande caserma europea? Niente “prima noi”? niente “Vicenza ai vicentini”? Dove sono questi fascisti quando i loro sodali militari americani fanno risse, picchiano, urinano ubriachi per la strada, mettono le mani addosso alle donne? Allora va tutto bene? Niente sit-in? Niente proteste in Prefettura affinché chi delinque sia giudicato con le nostre leggi (come avviene per i profughi) e cacciato dal suolo italiano? La realtà ci dice che ciò che spinge Cioni e Boschiero ad agire è il puro e semplice odio etnico altro che business sull’accoglienza…”