Intossicazione alla Sagra dei bigoli co’ l’arna: analisi negative ma i dubbi restano

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Le “accurate analisi” condotte sul campione di ragù prelevato il 2 ottobre dalla Sagra dei bigoli co’ l’arna di Zanè hanno escludono, nei campioni esaminati, la presenza di germi e tossine in grado di provocare una intossicazione alimentare. Lo rende noto il direttore generale dell’Ulss 4, Giorgio Roberti. Tuttavia, essendo le analisi state effettuate sul ragù disponibile al momento del campionamento, che è avvenuto solo la domenica sera, l’Ulss 4 lascia intendere chiaramente che la risposta del laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che ha sede di Legnaro, in provincia di Padova, potrebbe non essere risolutiva.

Infatti l’indagine effettuata dal Dipartimento di prevenzione e sicurezza alimentare dell’Ulss4, in seguito alle segnalazioni giunte alla guardia medica o direttamente ai servizi di prevenzione, ha accertato comunque 76 casi di persone che hanno lamentato i sintomi. Di questi 76 casi, 62 avevano consumato il pasto alla sagra il sabato e 14 la domenica, sempre alla sagra, nell’ora di pranzo. Occorre però ricordare che le porzioni consumate alla sagra sono state circa diecimila.

“L’analisi dei sintomi presentati dalle persone, i tempi di insorgenza e il tipo di alimento coinvolto fa ipotizzare che la causa dell’inconveniente sia da imputare a una conservazione non corretta di un modesto quantitativo di ragù, che ha dato luogo alla produzione di una tossina in grado di provocare i lamentati disturbi intestinali”. I disturbi segnalati, dolori addominali e diarrea, sono stati di entità moderata e hanno avuto una durata media di ventiquattro ore circa, con tempo di incubazione medio di dieci ore” spiega Roberti.

“L’Ulss4 – conclude nella sua nota il direttore generale – ha esaminato anche la tracciabilità dei fornitori, delle materie prime e il piano di autocontrollo adottato, previsto dalla normativa vigente in tema di sicurezza alimentare, e ha evidenziato la necessità di una particolare attenzione nelle procedure di conservazione del prodotto dopo la cottura allo scopo di assicurare un elevato controllo di questa fase anche in relazione al numero di pasti serviti e alle dimensioni dell’evento”.