Studente con disabilità ha una crisi di aggressività: Suem e carabinieri a scuola. Due bidelli contusi

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Episodio concitato stamattina in un istituto superiore di Thiene: carabinieri e Suem 118 sono dovuti intervenire nel plesso scolastico a causa della crisi di aggressività di un ragazzo certificato con disabilità che ha rischiato di far del male seriamente a se stesso e alle persone che aveva intorno. Per fortuna grazie al contenimento del personale della scuola, seppur difficile, all’intervento della madre e delle forze dell’ordine e del Suem si è riusciti ad evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il ragazzo, che per le sue fragilità è seguito costantemente da un insegnante di sostegno, mentre era in classe – forse a causa di un compito assegnato che lo ha mandato in crisi – ha reagito con aggressività, spingendo banchi e sedie, urlando e spintonando insegnanti e bidelli che cercavano di contenerne la furia. Ovviamente il personale della scuola ha precise istruzioni, in casi simili, di non attivare mezzi di coercizione violenti sulla persona e nel parapiglia il ragazzo è riuscito a fuggire nel cortile della scuola. Sono state quindi bloccate le vie di uscita per impedirgli di allontanarsi dal plesso e di mettere ulteriormente a rischio la sua incolumità e quella delle altre persone.

Intanto era stata avvertita la madre, giunta subito sul posto con i farmaci che il ragazzo deve assumere costantemente per contenere appunto gli eccessi della sua malattia (e che forse questa mattina potrebbe non aver assunto, sfuggendo alla vigilanza dei familiari). Lo studente ha anche lanciato dei sassi contro la scuola (in quel momento per fortuna tutti gli studenti erano nelle rispettive classi) e neppure la madre è riuscita a calmarlo. Nel frattempo erano stati allertati anche i carabinieri e il Suem 118, giunti sul posto quando il personale era riuscito a ricondurlo all’interno di una stanza della scuola. La vista delle forze dell’ordine in divisa, la loro presenza attenta ma delicata e la somministrazione dei farmaci di cura sono riusciti a far rientrare una situazione in termini gestibili.

Il giovane assieme alla madre è poi salito sull’ambulanza per ricevere comunque le cure del caso in ospedale. Due bidelli sono dovuti però ricorrere alle cure dei sanitari per alcune contusioni e più di qualche compagno di classe è sbiancato di fronte ad una aggressività che anche per gli adulti non è stato semplice gestire.

Il ragazzo è seguito da un insegnante di sostegno durante tutte le ore di lezione (in classe o fuori dalla classe) e la scuola è riuscita pure a strappare altre ore di sostegno con personale dell’Ulss. “La nostra scuola – spiega il preside – accoglie parecchi studenti con forme diverse di disabilità e la loro integrazione è per tutti una ricchezza. Il tema dell’aggressività fa parte delle problematicità di questa ragazzo, ma non avevamo mai avuto episodi gravi come quello di stamattina. Abbiamo un rapporto continuo con la famiglia e le azioni che mettiamo in atto sono concordate con i servizi Ulss che lo seguono. Il personale è riuscito a gestire al meglio la situazione e per fortuna nessuno si è fatto male seriamente. Metteremo a frutto questo episodio per ritarare gli interventi in favore di questo studente, per la sicurezza sua, dei compagni, dei docenti e del personale. Cercheremo di attrezzarci ancora meglio”.