Vittima della violenza del compagno allo Sportello Donna: per procedere serve la denuncia

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La sede dello Sportello Donna a Thiene

La legge purtroppo è chiara: per procedere nei confronti di un marito o di un compagno violento serve una denuncia. E finché una moglie, una fidanzata o una compagna non fa questo passo, impegnativo ma liberatorio, la giustizia ed il sistema di protezione delle vittime non possono mettersi in moto.

E’ questa la situazione che caratterizza anche il caso di violenza di genere avvenuto ieri a Thiene: non l’unico certo, ma clamoroso perché l’aggressione è successa nei pressi dello Sportello Donna del Comune, in via Rasa. La donna si trova momentaneamente in una struttura protetta ma probabilmente non potrà rimanerci a lungo se non sporge denuncia per maltrattamenti in famiglia.

Della vicenda emergono altri particolari. Il fatto, che molto probabilmente ha avuto dei precedenti in casa sia ieri che in passato (dato che la donna era già conosciuta dallo sportello), è avvenuto ieri mattina e dagli ultimi accertamenti, effettuati dai carabinieri attraverso le telecamere di videosorveglianza presenti all’esterno della sede del servizio, emerge che la vittima sarebbe stata raggiunta dal compagno all’esterno dell’edificio e vi sarebbe stata una discussione molto accesa. Entrata allo sportello, decisa a chiedere aiuto, è stata stata seguita dall’uomo, che evidentemente non voleva accettare quello scatto di dignità e l’intenzione di lasciarlo. All’interno della struttura sarebbe avvenuta l’aggressione e gli operatori del servizio sono stati i primi a soccorrerla e a chiamare Suem e carabinieri. I militari confermano che le lacerazioni riportate, medicate al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso e giudicate guaribili in otto giorni, non sarebbero comunque compatibili con armi da taglio ma probabilmente la drammatica conseguenza di pugni e sberle.

Finché però la donna non sporge denuncia – cosa finora non avvenuta, confermano i carabinieri – le forze dell’ordine hanno le mani legate.

“Questa brutta vicenda – sottolinea l’assessore alle pari opportunità Maria Gabriella Strinati – è la conferma, purtroppo, della valenza dello Sportello, che offre ascolto, aiuto concreto e anche assistenza legale”.