Le biografie dei militari Isaf caduti in Afghanistan al Teatro di Schio con Giuliana Musso

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L’attrice e autrice Giuliana Musso ha scelto il Teatro Civico di Schio per debuttare in prima regionale con il suo nuovo e atteso spettacolo “Mio Eroe”. Appuntamento con Schio Grante Teatro l’1, 2 e 3 febbraio alle 21, con una replica per le scuole superiori nella mattina del 3 febbraio.

Lo spettacolo, che ha debuttato il 27 ottobre alla Corte Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia), racconta la biografia di alcuni dei 53 militari caduti in Afghanistan durante la missione Isaf (2001-2014). Giuliana Musso è attrice, autrice e in parte regista di straordinario talento che, votata da anni al teatro d’indagine, sceglie di narrare storie rilevanti per la collettività: “ho il desiderio di un teatro che ci guardi negli occhi e che ci ascolti, di una drammaturgia che nasca dall’indagine e trasferisca sulla scena la testimonianza di chi vive” dichiara l’attrice.

L’indagine per questo suo ultimo spettacolo è partita dalla raccolta delle testimonianze di queste madri, da un fatto che è ancora cronaca e carne viva, la guerra in Afghanistan tra 2010 e 2011. In “Mio Eroe” Giuliana Musso dà corpo e voce alle madri dei soldati morti, in una resa scenica dolorosa e commovente, che si fa anche testimonianza etica e politica. Le madri non raccontano la morte dei figli ma la loro vita: la nascita, i primi mesi, l’infanzia, l’adolescenza, costruendo un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra in tempo di pace.

In “Mio Eroe”, la voce stigmatizzata della madre dolorosa, da sempre sequestrata nello spazio dei sentimenti, si apre un varco, esce dagli stereotipi, ponendosi interrogativi puntuali sulla logica della guerra come sistema di soluzione dei conflitti internazionali, sul mito della patria, del sacrificio dell’eroe e sul tema del valore della vita umana.

Solo alla fine del monologo sarà visibile, come una filigrana in controluce, che il macro tema era invece la menzogna, il soggetto eravamo tutti noi e la voce era quella della razionalità umana. Giuliana Musso, vicentina di nascita ma udinese d’adozione, è diplomata alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dal 2001 è autrice e interprete del primo tassello della sua trilogia artistica “Nati in casa”, nel 2005 “Sex machine” per il quale riceve il Premio della Critica. La trilogia si conclude con lo spettacolo “Tanti saluti” ma il teatro d’indagine di Giuliana Musso prosegue con “La fabbrica dei preti” sulla vita in Vaticano prima del Concilio Vaticano II.

Per informazioni sullo spettacolo la biglietteria del Teatro Civicoè aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.30, teatrocivicoschio.it