Brucia a scuola e va in treno a Vicenza: denunciato per aver dato false generalità al controllore

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La polizia locale

Certo a 16 anni trovarsi ancora a scuola con ragazzini di 13 deve essere abbastanza noioso, per questo forse un ragazzo di Schio che frequenta ancora le scuole medie ha deciso bene di non presentarsi alle lezioni (tenendo ovviamente i genitori all’oscuro di tutto) e di andarsi a fare un giro in treno a Vicenza. Ma gli è andata davvero male, perché è stato denunciato per aver fornito al controllore delle ferrovie false generalità.

La storia la racconta il comando della polizia locale Nord Est Vicentino: la centrale operativa verso mezzogiorno e mezzo di oggi riceve una telefonata da Trenitalia, nella quale l’agente di turno viene informato che a bordo del treno in arrivo a Thiene proveniente da Vicenza c’era un minorenne che molto probabilmente ha fornito al controllore false generalità.

E’ stata quindi spedita subito una pattuglia in stazione ferroviaria a Thiene, dove gli agenti hanno atteso l’arrivo del convoglio delle 12.42. Il capostazione ha quindi consegnato il ragazzo agli agenti: sprovvisto di biglietto, aveva riferito al controllore di avere una abbonamento ma di averlo dimenticato a casa. Nel database di Trenitalia, però, del suo presunto nome non risultava proprio nessuna traccia. Il ragazzo ha comunque continuato ad insistere nella sua versione, ma dopo alcune ulteriori verifiche non ha avuto alternative al consegnare il suo documento d’identità e a dichiarare il suo nome vero. Si tratta di un 16enne residente a Schio. Il ragazzo ha quindi ammesso di aver marinato la scuola media di Schio che frequenta per andare ad un appuntamento a Vicenza.
Nel viaggio di ritorno in treno, è giunto però il controllo che ha innescato tutti i suoi problemi. Per avere fornito false generalità è stato infatti denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia. Poi, è stato riconsegnato alla famiglia che, oltre ad essere stata in pensiero, avrà sicuramente trovato il modo di fargli capire i suoi errori.