CineMachine | The Great Wall

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REGIA: Zhang Yimou
CAST: Matt Damon, Jing Tian, Andy Lau, Luhan, Pedro Pascal, Willem Dafoe
GENERE: Fantastico, avventura
DURATA: 104 minuti
DATA DI USCITA: 23 febbraio 2017

Zhang Yimou, il regista di Lanterne Rosse e Hero, due film dalla profondità visiva ed emotiva sensazionale, è ritornato al cinema. Il primo era un bellissimo dramma, basato sul romanzo Mogli e concubine di Su Tong, che fu vietato nella stessa Repubblica popolare cinese, mentre il secondo era un action movie dai risvolti, anche questo, molto melodrammatici, ma anche riflessivi e meditativi, senza poi scordarci della fantastica performance di Jet Li.

È proprio su quest’ultimo tipo di cinema che, forse, uno dei registi più importanti della cosiddetta “quinta generazione” ha proseguito, portando sul grande schermo un’opera mastodontica quanto la muraglia cinese,

Siamo in Cina. Due mercenari, William Garin (Matt Damon) e Pedro Tovar (Pedro Pascal), si stanno avventurando in questa misteriosa terra, alla ricerca della ancora più misteriosa “polvere nera”, ovvero la polvere da sparo. Fuggendo da una banda di ladroni, i due giungono davanti alla Grande Muraglia, dove vengono segregati dal comandante Wu (Eddie Peng) e dai suoi sottoposti, tra cui spicca il generale Lin (Jing Tian), una ragazza cresciuta nell’esercito che, inizialmente, vorrebbe vedere i due morti e sepolti, per difendere i segreti della Muraglia. I nostri due protagonisti scopriranno il vero fine per cui questa immensa struttura di difesa fu costruita e si troveranno a decidere se proseguire nel loro intento originario, ovvero trovare la polvere nera e portarla in occidente o se aiutare i guerrieri della muraglia a difendersi da una incredibile e potentissima minaccia.

Non c’è molto da dire su The Great Wall. Oltre la trama, la pellicola si dimostra capace di intrattenere, ma non riesce ad andare più in profondità. I contenuti sono molto aleggianti su una storia che mostra un’effettistica davvero molto ben definita ed incastonata tra le diverse scene, ma che non riesce ad enunciare nulla di più importante, se non il susseguirsi degli scontri, delle battaglie con tutti i macchinari e tecniche speciali per combattere e sconfiggere il nemico.

La presenza di qualche buco di sceneggiatura non pesa più di tanto. Mi dispiace aver visto un Willem Dafoe notevolmente sotto tono. Per il resto la pellicola si rivela discreta, con una buona messa in scena e una notevole dose di effettisti speciale. Matt Damon recita bene nel ruolo del personaggio che si vuole redimere e ci riesce pienamente in un conclusivo e sempre apprezzato happy end.