Fiaccolata per Mauro Pretto, a 4 mesi dall’omicidio parenti, ambientalisti e politici chiedono giustizia

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Mauro Pretto è stato ucciso a Zovencedo il 12 maggio 2017

“Fiaccolata in ricordo di Mauro Pretto: dopo quattro mesi è ancora un omicidio senza colpevoli. Vogliamo che sia fatta giustizia, su questa vicenda è calato troppo presto il silenzio”. Questa sera a Porta Castello, all’ingresso del centro storico di Vicenza, alle 20.30 familiari, amici ed esponenti dei movimenti ambientalisti ed anti caccia, con il sostegno di alcuni consiglieri regionali, si ritroveranno per ricordare il boscaiolo ucciso il 12 maggio scorso sull’uscio della propria casa a Zovencedo con una fucilata di pallettoni da caccia. Il colpevole di Pretto, boscaiolo ambientalista, non è ancora stato individuato, nonostante le indagini serrate compiute dagli inquirenti.

“Per l’assassino Igor il russo è stato mobilitato l’Esercito che ha battuto intere campagne delle Province dell’Emila-Romagna mentre per il caso dell’omicidio di Zovencedo pare essere calato da subito il silenzio senza mobilitazione sul campo di uomini e mezzi, perciò con la fiaccolata speriamo ritorni da parte di tutti, nessuno escluso, l’attenzione su questo efferato omicidio” dichiara Renzo Rizzi, portavoce del Coordinamento Protezionista Veneto.

Tra i partecipanti alla fiaccolata ci sarà anche il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che commenta: “Non possiamo arrenderci: vogliamo la verità e la vogliono soprattutto la compagna e gli amici. Chiediamo alla magistratura che sia fatta giustizia e chiediamo di non dimenticare questa vicenda, su cui è calato troppo presto il silenzio, quasi fosse una ‘morte di serie B’, considerato il risalto mediatico dato a casi analoghi. C’è un omicida che circola liberamente per il Veneto, ma più passa il tempo, più diminuiscono le speranze di individuarlo”.

Sul caso interviene anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Bartelle che puntualizza: “Ad oggi le indagini rimangono ancora blindate e gli investigatori, nel vagliare tutte le possibili ipotesi, non escludono nulla, nemmeno il coinvolgimento di un cacciatore tra il numero impressionante di persone autorizzate a girare di notte con un fucile da caccia: duecento sui monti Berici, una cinquantina quelli che possono cacciare cinghiali di notte e un centinaio in tutta la provincia di Vicenza secondo i dati dichiarati alla stampa dalle guardie zoofile di Vicenza. Nel chiedere giustizia sull’omicidio di Mauro Pretto, i rappresentanti dei gruppi ambientalisti, animalisti e il M5S affiancheranno i famigliari di Pretto durante la fiaccolata”.