Grazie anche al Fai torna a vivere il complesso Jacquard. Scoperte nuove opere

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Pulendo alcuni cunicoli è emersa una scultura raffigurante un felino

Ci sono campagne, come “I luoghi del cuore” – il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare promosso dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano – che proprio perchè vogliono valorizzare luoghi e spazi poco conosciuti, possono avere ricadute molto importanti sulla loro salvaguardia. E’ successo così anche per il Complesso Jacquard a Schio. Qui il Fai e Intesa San Paolo sono intervenuti a sostegno del complesso con un contributo di 30 mila euro all’interno proprio della campagna “I Luoghi del Cuore”. Un esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato.

Gli interventi di restauro sono stati realizzati grazie al risultato raggiunto dal Giardino nel 2012 in occasione della sesta edizione del censimento del Fai: in quella occasione il sito è stato infatti votato da oltre 11 mila persone, in una dimostrazione di affetto e di attenzione da parte dei cittadini. E’ stato infatti grazie a quel risultato che il Comune di Schio, proprietario del complesso, ha potuto accedere agli interventi in favore dei luoghi votati quell’anno e candidare al Fai un progetto per il recupero del Giardino. Il progetto era risultato primo classificato tra i luoghi del cuore ammessi ma non finanziati per esaurimento di fondi, ma grazie a una riassegnazione del contributo a novembre 2015, a seguito della revoca dei fondi destinati a un altro luogo del cuore, il Complesso Jacquard ha potuto tornare in pista. Il peggioramento dello stato di conservazione del Complesso, che a fine 2013 ha subito un crollo delle coperture del teatro, ha portato quindi a focalizzare il contributo Fai – 30 mila euro – sull’intervento più urgente, ossia il recupero del tetto del teatro.

La prima fase dei lavori ha previsto la messa in sicurezza del fabbricato, la puntellazione dal basso dell’impalcato della platea, l’impermeabilizzazione provvisoria delle coperture non crollate, delle creste murarie e del solaio della platea. “Successivamente si è intervenuti nella messa in sicurezza dei 12 medaglioni in terracotta, che decorano la facciata principale del teatro” ha spiegato Alberto Finozzi, restauratore insieme a Giorgia Uraghi. I lavori di rifacimento del tetto, iniziati a marzo 2016, hanno interessato sia la copertura del teatro costituita da sette capriate di legno, che il restauro dell’impalcato, sempre di legno, della platea al piano primo. Attualmente i lavori di restauro dei medaglioni sono in fase di completamento.

Durante i lavori da un anfratto roccioso è stata rinvenuta anche una scultura di un felino con le fauci spalancate: la statua era stata ricoperta dalla terra franata, celandola quindi alla vista. L’opera, che risulta modellata con materiale misto in laterizio e calce, verrà ora pulita e studiata meglio.

L’intervento del Fai sul complesso Jacquard si inserisce in un progetto più ampio avviato dal Comune per un importo complessivo di un milione di euro – di cui 590 mila stanziati dalla Regione – che mira a recuperare il Complesso con i suoi elementi più significativi e a riaprire parziale il giardino. L’avvio dei lavori dell’ultimo lotto è iniziato il 22 maggio scorso e interessa le opere a verde, i percorsi e le parti architettoniche del parco storico. La conclusione è prevista per fine anno, consentendo così di restituire ai cittadini una porzione del giardino storico, il ninfeo, i percorsi di arrivo alla serra e una parte delle grotte.

“Sono molto soddisfatta per i risultati raggiunti, l’affetto che gli scledensi hanno dimostrato per questo complesso culturale è molto importante” ha affermato Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio, capo delegazione Fai di Vicenza. Stefano Prandato, Direttore Area Imprese Verona Vicenza di Intesa Sanpaolo ha ribadito invece l’impegno dell’istituto di credito, per la valorizzazione dei molti esempi di bellezza che il nostro Paese ha la fortuna di avere.