Marta Scomazzon dimessa dall’ospedale. Poletto: “La città si è stretta attorno alle famiglie”

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Ospedale San Bassiano

Dormirà finalmente a casa, fra l’affetto dei suoi cari, Marta Scomazzon. La ragazza, ferita nell’attentato sulle Ramblas di Barcellona lo scorso 17 agosto, è stata dimessa in serata dell’ospedale di Bassano. Lo ha annunciato l’Ulss 7 Pedemontana in una nota. La fidanzata di Luca Russo, vittima dei terroristi, era stata visitata, in mattinata, dagli specialisti che, riscontrando i miglioramenti complessivi raggiunti e pur confermando la necessità di ulteriori controlli a distanza, hanno deciso di dimetterla nel tardo pomeriggio di oggi.

Marta è tornata quindi nella sua abitazione con un’ambulanza. La ragazza continuerà a usufruire del supporto psicologico garantito dalla psicologa Daniela Saporiti, individuata dall’Associazione Emdr Italia e a ciò incaricata dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri che hanno attivato questo supporto per le persone esposte all’attentato terroristico di Barcellona.  Il sostegno specialistico per lei continuerà in questa fase in modo da facilitare l’elaborazione degli aspetti più traumatici dell’evento, favorire il recupero e il ritorno ad una normalità con più serenità.

Intanto il sindaco di Bassano Riccardo Poletto oggi con un comunicato ha voluto ringraziare quanti si sono attivati in questi giorni così difficili per la città. “A partire da oggi le bandiere del Municipio non riportano più il segno del lutto, ma nei cuori di tutti noi rimane il dolore per la perdita di Luca Russo – ha scritto Poletto – tragicamente colpito a Barcellona, così come rimane forte il desiderio di mantenerne viva la memoria, nei tempi e nei modi che concorderemo insieme con i suoi familiari. Bassano del Grappa non dimenticherà questo giovane, brillante e generoso; in questi giorni abbiamo imparato a conoscerlo dalle parole dei suoi familiari e di chi lo ha conosciuto più da vicino e i loro racconti ce ne rendono ancora più difficile la perdita”.

“Da quando, lo scorso 18 agosto, abbiamo saputo del coinvolgimento di Luca e Marta nell’attentato di Barcellona – aggiunge il sindaco bassanese – ho seguito molti momenti, emotivi e burocratici, legati all’organizzazione del rientro in Italia di Luca prima e di Marta poi, della fiaccolata in memoria di Luca di giovedì sera e delle esequie di venerdì pomeriggio. È stata per tutti un’esperienza molto forte, che la nostra comunità ha vissuto dimostrandosi ancora una volta attenta, rispettosa ed unita. In qualità di Sindaco desidero ringraziare tutti i bassanesi che si sono stretti attorno ai familiari nelle giornate drammatiche che abbiamo vissuto e quanti continueranno a farlo da ora in poi: le quattromila fiaccole che hanno brillato nella nostra piazza saranno per sempre accese”.

Poletto ha voluto poi ringraziare anche la macchina comunale e le istituzioni: “la Giunta e il Consiglio comunale, i funzionari che si sono prodigati con impegno e competenza; le forze dell’ordine per la loro presenza massiccia, competente e discreta; ringrazio don Andrea Guglielmi e don Luca Cecchelero della parrocchia di Santa Maria in Colle; il personale sanitario dell’Ulss che sta seguendo il decorso sanitario di Marta; grazie a quanti hanno sospeso la loro attività in occasione del lutto cittadino dimostrando sensibilità e attenzione verso un dolore che è di tutti. Ringrazio anche gli operatori dell’informazione, che hanno seguito con grande attenzione e rispetto delle persone coinvolte quanto accaduto prima a Barcellona e poi a Bassano, contribuendo al coinvolgimento e alla partecipazione della cittadinanza”.

Un ringraziamento particolare Poletto lo riserva alle due psicoterapeute inviate dal Ministero a seguire Marta e i parenti di Luca: “rivolgo un ringraziamento speciale all’associazione per l’Emdr in Italia, Eye Movement Desensitization and Reprocessing, che attraverso i suoi specialisti, psicoterapeuti, offre un trattamento per facilitare la risoluzione di sintomi e del disagio emotivo legati ad esperienze di vita stressanti e traumatiche – ed in particolare alle dottoresse Daniela Saporiti e Cristina Bologna, che hanno seguito come volontarie in questa fase acuta le famiglie colpite dalla tragedia e le accompagneranno nel loro processo da qui in avanti, in modo che siano loro garantiti il senso di sicurezza il sollievo dal dolore e l’elaborazione del lutto”.