Pretto: “Ricucirò gli strappi nella Lega. Schneck è l’unico che può tenere unito il centrodestra a Thiene”

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Un incontro della sezione della Lega Nord a Thiene nei giorni scorsi. In piedi, Erik Pretto (foto Facebook - Sebastiano Busin)

“E’ una sfida appassionante, che apre prospettive nuove. Il mio primo obiettivo è andare a dialogare con le sezioni e le circoscrizioni sugli obiettivi che la Lega Nord – Liga Veneta si è data”. E’ pragmatico e carico Erik Pretto, a tre settimane dall’elezione a segretario provinciale del Carroccio. La prima volta che lo abbiamo incontrato è stato poco giorni dopo la nomina,  in un giorno di mercato al bar del patronato di Marano Vicentino, dove più di qualcuno lo ha avvicinato per complimentarsi con lui per la sua elezione.

Un ruolo non semplice, quello di segretario provinciale della Lega: il partito esce da anni tosti, con spaccature interne, commissariamenti e drammi umani come quello del tentato suicidio di Mondardo. Le divisioni si sono riproposte anche nell’ultimo congresso provinciale, nel quale si contrapponevano la candidatura di Pretto e quella del sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto. E il voto quella frattura l’ha anche fatta emergere, con il 55% dei voti a lui e il 45% alla Cecchetto. E infatti Matteo Salvini, giunto a Vicenza quel pomeriggio dell’elezione, aveva subito chiamato i due alla collaborazione.

Pretto 32 anni, sposato, è capogruppo Lega in consiglio comunale a Marano, dove guida la minoranza e si è messo il luce nel partito per essere stato il responsabile provinciale del comitato referendario per il No alla riforma costituzionale. Un diploma al liceo scientifico Tron di Schio, è iscritto a ingegneria gestionale e sta per aprire una sua attività in proprio come libero professionista per occuparsi di trasformazioni aziendali. La prima tessera della Lega se l’è messa in tasca nel 2007, a 22 anni. Nel 2009 era già membro della consulta provinciale per l’identità veneta e nel 2011 è diventato assessore alla cultura e pubblica istruzione a Marano; nel 2012 era il candidato sindaco con la civica “Noi di Marano”, sconfitta dalla civica guidata da Piera Moro “Marano Bene Comune”.

Il neo segretario ha ben presente che quella di ricucire e di creare unità nel partito è la sua sfida nel partito: “Lavoreremo con i militanti per favore l’unità e creare occasioni di dialogo, per superare le fazioni. Credo che ad aver pesato sulla mia elezione sia stata proprio la freschezza della mia figura, più che diversità ideologiche rispetto alla candidatura di Milena. Io sono maggiormente percepito come una figura staccata dalle storie divisive del passato. Dialogherò con tutti, per comunicare chi siamo oltre le spaccature emerse anche nel voto”. Oggi la Lega in provincia conta 670 militanti con diritto di voto e poco più di mille sostenitori iscritti. “Non siamo un partito padronale, i militanti se vogliono hanno la possibilità di dire la loro” sottolinea il giovane segretario, che ha messo fra i suoi punti programmatici anche la riorganizzazione della macchina organizzativa: “I nostri militanti lavorano molto ma hanno bisogno di essere coordinati, nel partito occorre che i ruoli rispondano a un criterio meritocratico”.

Fra gli altri punti forti che hanno consentito a Pretto di portare a casa la maggioranza dei voti in congresso, c’è il lavoro da fare sul referendum sull’autonomia del Veneto: “Per il No a quello costituzionale abbiamo organizzato 57 eventi, praticamente uno per sezione, e i risultati si sono visti sia in termini di affluenza che di risultato in provincia. In questi mesi dovremo replicare quella struttura organizzativa per spingere i nostri militanti a vivere fino in fondo questa battaglia. Un buon risultato permetterà a Zaia di andare a trattare a Roma da un posizione di forza”.

Pretto, essendo giovane, ha molto a cuore anche le nuove leve. Lui stesso esce dal Movimento dei Giovani Padani: “Mi ha formato e fatto crescere – spiega – ma negli ultimi anni è stato un po’ abbandonato a se stesso, vorrei individuare un nuovo responsabile che si occupi di corsi di formazione politica e amministrativa per preparare i giovani alla politica e al lavoro sul territorio. Sarà una vera e propria formazione continua”.

Infine, il neosegretario punta anche agli aspetti culturali: vuole rilanciare la consulta dell’identità veneta, “che deve diventare un motore di proposte a supporto degli amministratori locali su questi temi”.

L’altro grande impegno di questi mesi sono ovviamente le elezioni amministrative, che coinvolgono otto comuni berici, alcuni dei quali, come Marano e Thiene, gli stanno particolarmente a cuore. “Si corre per vincere – spiega – e da qui devono partire tutti i ragionamenti delle sezioni. Saranno queste ultime le protagoniste delle scelte, non pioveranno candidati dall’alto. Sicuramente per i comuni sopra i 15mila abitanti scenderemo in pista con il nostro contrassegno, ad esempio a Thiene, nei comuni più piccoli valuteremo”.

Sulla candidatura di Attilio Schneck a Thiene, il segretario della Lega è chiaro: “è una persona di grande esperienza e di notevole capacità amministrativa. Quando ha fatto il sindaco per due mandati, soprattutto, ha saputo tenere unita una compagine molto ampia, per questo, dopo aver valutato le altre alternative emerse nel centro destra, abbiamo ritenuto che potesse essere la persona giusta per intercettare quegli elettori che cercano una alternativa alla maggioranza uscente. Non si tratta quindi di un candidato di bandiera, e della sua compagine faranno parte persone nuove e competenti”.

Per Marano, Pretto non pensa a una sua ricandidatura: “Molti cittadini me lo hanno chiesto, ma voglio dedicare tutti il tempo e le energie necessarie a questo compito nel partito. Sarà in lista per dare un supporto, ma non come capolista”.  Sulla campagna elettorale di Marano, ricorda che Piera Moro quando lanciò la sua candidatura cinque anni fa disse che non si sarebbe ripresentata una seconda volta. “Ricordo bene quel giorno, era il 12 dicembre del 2011. Vedremo se manterrà la parola data. So che nella maggioranza ci sono state alcune frizioni fra e sue due anime, quella di sinistra e quella del Pd. Noi stiamo lavorando sulla nostra lista, che riproporremo facendo spazio anche a persone nuove”.