Profughi, al “Bersagliere” tre manifestazioni in due giorni

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L'ex albergo al Bersagliere di Recoaro, sbarrato dal Comitato Prima Noi qualche giorno fa

Profughi a Recoaro, in paese la temperatura aumenta: arriva la terza manifestazione, nel giro di due giorni. Il tema della possibile accoglienza di un gran numero di richiedenti asilo all’hotel Al Bersagliere (chiuso da anni) continua a tenere banco: giovedì sera (3 novembre) è in programma una manifestazione di solidarietà ai rifugiati organizzata da Altovicentino Accoglie. Venerdì (4 novembre) manifesteranno invece contro i rifugiati e l’accoglienza gli esponenti di PrimaNoi. Un terzo gruppo, il sindacato Usb e l’associazione Senza Confini, ha annunciato una «protesta pacifica» a favore dei profughi, sempre venerdì: si incontreranno davanti all’hotel, a poche centinaia di metri da quelli di PrimaNoi, ma due ore in anticipo.

Tutto è partito dalla decisione annunciata da PrimaNoi di organizzare un presidio davanti il Municipio per venerdì sera, evocando le barricate di Gorino (Ferrara) di qualche giorno fa: “con l’incontro di venerdì sera -spiegano – viene dato il via alle ostilità. I recoaresi non possono pagare le scelte di un Governo che utilizza i soldi degli italiani per dare vitto e alloggio ai sedicenti profughi, quando in Italia ci sono milioni di persone che vivono in uno stato di indigenza assoluta”. Il Comitato ha partecipato domenica anche ad un presidio ad Abano “per iniziare un percorso propedeutico a creare una rete solidaristica tra i comitati attivi in Veneto”.

“Abbiamo sentito del concentramento razzista, invitiamo la popolazione accogliente dell’Alto Vicentino a incontrarsi venerdì alle 18 per un presidio pacifico dell’albergo di via Campogrosso” hanno annunciato dall’organizzazione sindacale di base. L’albergo è stato oggetto di due incendi dolosi, l’anno scorso. Qualche giorno fa è stato simbolicamente “sigillato” con del nastro biancorosso dal gruppo PrimaNoi, coordinato dallo scledense Alex Cioni. I manifestanti di Usb e Senza Confini hanno già comunicato alla Questura la contromanifestazione davanti all’hotel, il cui utilizzo per l’accoglienza da parte della Prefettura è in forse da circa un anno. La gestione, infatti, finora non ha potuto aprire per una causa per fallimento in essere al Tribunale di Vicenza: domani è in programma un’udienza, potrebbe esserci una svolta in un senso o nell’altro.

Intanto, alla manifestazione pacifica di Altovicentino Accoglie hanno aderito anche il Pd provinciale e la Cgil dell’Ovest Vicentino. La mobilitazione è in programma giovedì alle 20.30 nel piazzale degli autobus. “Aderiamo per dire che la provincia di Vicenza, nonostante la narrazione di una minoranza sovraesposta, è una provincia accogliente – dice Veronica Cecconato, segretaria provinciale dei dem – è una provincia dove non ci sono assembramenti di mille richiedenti in uno stesso luogo, come a Cona o Bagnoli. E’ la provincia dove è partito uno dei primi progetti Sprar (sistema per la protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) ancora negli anni ’90. E’ la provincia dove è stato siglato il protocollo d’accoglienza diffuso che è stato preso ad esempio a livello nazionale dall’Anci. Speriamo che i Comuni con zero profughi in provincia diminuiscano sempre di più: perché una distribuzione omogenea dei nuovi arrivi forse non risolverà il problema dell’accoglienza, ma lo renderebbe più gestibile”. Per la Cgil interviene Giuliano Ezzelini Storti, sindacalista recoarese: “Per dimostrare che esiste una Recoaro accogliente e pacifica, non ignoreremo l’invito a partecipare alla mobilitazione” annuncia. Inizialmente il sindacalista aveva giudicato la manifestazione “un errore”, non nei contenuti ma nel rischio che, venendo da fuori, provocasse effetti contrastanti nella cittadinanza recoarese. “Non possiamo mancare, avendo saputo che la destra razzista e xenofoba si riunirà venerdì. Non vogliamo una pubblicità del genere, negativa, per Recoaro. Invitiamo tutti i recoaresi ad essere presenti con noi, giovedì sera”.