#Ovunquelodesideri, mamme in flashmob per rivendicare il diritto all’allattamento nei luoghi pubblici

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Le mamme lo sanno, quando un figlio che allatti al seno ha fame, ha fame. E non c’è niente di più intenso, nutriente, magico e puro per entrambi del momento del nutrimento al seno. Un momento che la società dovrebbe proteggere creando spazi adatti, ma questo raramente ancora succede nei luoghi pubblici.

Per questo sabato pomeriggio, sotto l’hashtag #ovunquelodesideri un gruppo di mamme di Schio si sono ritrovate in centro, in piazza Falcone e Borsellino (guarda le foto), per allattare i piccoli nel contesto di un flashmob nazionale realizzato in 60 piazze italiane. Con addosso qualcosa di bianco, erano accompagnate anche da mariti, compagni e fratellini, e hanno rivendicato il diritto di allattare in qualsiasi luogo, senza essere cacciate, discriminate o che sia considerato un atto scandaloso.

“Non è assolutamente un atto di esibizionismo – ha spiegato Serena, una delle organizzatrici – ma serve per fare in modo che in tutta la popolazione ritorni il pensiero che è normale vedere una mamma che allatta, come lo era qualche decina di anni fa”.

Il flashmob nazionale è stato organizzato in collaborazione con il Movimento Allattamento Materno Italiano (Mami) e a Schio lo ha promosso “Un piccolo seme”. L’idea era nata dopo che a Biella, a fine gennaio, una neomamma aveva denunciato di essere stata allontanata da un ufficio postale perché allattava al seno il figlio di tre mesi. Un comportamento che era stato censurato dalla stessa ministra Madia. Difficile infatti per i più comprendere come in una società che fa dell’esibizione di parti del corpo e di ammiccamenti vari possa scandalizzarsi per un gesto puro come quello di allattare.

“L’obiettivo del flashmob – spiega ancora Serena – era attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo, attraverso la presentazione di una apposita proposta di legge che tuteli le madri che allattano dalle molestie e dalle discriminazioni quando devono nutrire i loro bambini in un ambiente pubblico. Serve una legge specifica che le difenda e che integri un’azione giuridica contro chiunque violi tale diritto. Tutte le mamme possono allattare ovunque lo desiderino, nell’interesse della salute dei bambini”.