Tangenti del Mose, Amalia Sartori e Giorgio Orsoni assolti, condannato Matteoli

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

L’ex eurodeputata thienese – ed ex presidente del Consiglio Regionale del Veneto – Amalia Sartori esce assolta dal processo di primo grado per lo scandalo del Mose che la vedeva accusata di finanziamento illecito ai partiti. Assolto dalla stessa accusa anche l’ex sindaco veneziano Giorgio Orsoni, mentre invece è stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione invece l’ex ministro Altero Matteoli, che dovrà sborsare anche una multa di 9,5 milioni di euro. Queste le decisone del tribunale di Venezia presieduto da Stefano Manduzio.

Si conclude così dopo 32 udienze il processo di primo grado per le tangenti del Mose, che vedeva imputate otto persone: quattro sono state condannate e quattro assolte. Oltre a Matteoli, sono stati condannati gli imprenditori Erasmo Cinque (quattro anni e nove mesi, più 5 milioni di euro di multa) e Nicola Falconi (due anni e 78 mila euro di multa) e l’avvocato Corrado Crialese (un anno e dieci mesi e mille euro di multa), pena sospesa.

Oltre ad Amalia Sartori e Giorgio Orsoni, sono usciti dal procedimento, perché assolti o per prescrizione, anche l’ex presidente del Magistrato alle Acque, Maria Giovanna Piva e l’architetto Danilo Turcato (che si era occupato del restauro della ex villa di Giancarlo Galan, che aveva patteggiato la pena).

“Non comprendo questa sentenza – ha affermato Matteoli in una nota dopo aver saputo della condanna – Come ho avuto modo di confermare anche stamani davanti al Tribunale di Venezia non sono un corrotto, mai ho ricevuto denaro né favorito alcuno. I miei avvocati ricorreranno in appello. Ho il dovere di credere ancora nella giustizia nonostante la forte amarezza che patisco da quasi quasi anni per una vicenda che non mi appartiene”.