Bassano piange Dino Boesso, dirigente alla Baxi ed ex assessore. Aveva 73 anni

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Bassano del Grappa piange un suo concittadino che a lungo aveva messo il proprio tempo a disposizione, per contribuire a migliorarla. Si è spento nel corso dl fine settimana l’ex assessore comunale Dino Boesso, per due mandati diversi in giunta negli anni ’90 e nella prima decade del nuovo millennio, a causa di malattia. Dirigente d’azienda di successo nel campo di, è mancato a 73 anni di età. A ricordarlo anche l’azienda cittadina Baxy, dove aveva prestato la sua opera a lungo, per quasi trent’anni.

La notizia della morte si è diffusa tra il pomeriggio di domenica e oggi in città suscitando cordoglio unanime e una serie di messaggi di ricordo, tra cui quello del sindaco bassanese. L’ultimo incarico amministrativo lo aveva ricoperto fino al 2014, in qualità di referente per il bilancio oltre della polizia locale e del personale pubblico, eletto nella giunta guidata da Stefano Cimatti.

“Esprimo il cordoglio mio personale e dell’amministrazione comunale per la perdita di Dino Boesso – ha commentato Elena Pavan, primo cittadino in carica -, che si è dedicato alla città di Bassano con grande competenza e professionalità. Era una persona molto nota e in queste ore mi giungono da più parti ricordi commossi e grati per il prezioso servizio che ha offerto alla nostra città. A lui va il nostro pensiero riconoscente, alla sua famiglia le nostre condoglianze e la nostra vicinanza”.

Dino Boesso, padovano di nascita – era nato nel ’47 a Montegrotto Terme – e bassanese d’adozione dopo il trasferimento con la famiglia per motivi di lavoro, lascia nel dolore la moglie Mariella e due figli maschi adulti, Davide e Alberto, i due fratelli Loredana e Federico, costretti loro malgrado al difficile compito di annunciarne la dipartita. Le solenni esequie saranno celebrate alle 14.30 di giovedì nella casa del Signore dedicata a San Francesco, nel cuore della città che lo aveva accolto e che ha tanto amato da dedicargli per anni il suo tempo libero e tante energie con senso civico.

Il 73enne, in pensione da alcuni anni dopo aver assunto l’incarico di direttore responsabile delle risorse umane nell’apice della sua carriera, era una colonna della grande azienda, con ruolo direttivo in tempi in cui si gestivano poco meno di mille dipendenti. Si era ammalato da tempo e nelle ultime settimane, da quanto si apprende, le sue condizioni di salute si erano aggravate fino al ricovero all’ospedale San Bassiano e al tragico epilogo di ieri. Molteplici i messaggi di partecipazione al lutto giunti ai familiari e presenti nel web.