Terremoto in Afghanistan, si temono centinaia di vittime

La terra torna a tremare in Afghanistan. Un sisma di magnitudo 6.3 ha colpito il nord del paese alle 00.58 ora locale, le 20.28 in Italia, nella nottata di ieri. Secondo quanto comunicato dallo United States Geological Survey, il terremoto è stato registrato a circa 35 chilometri da Khulm, nei pressi della città di Mazar-e-Sharif, nella provincia di Balkh, che ha una popolazione di circa 523mila abitanti. L’USGS precisa che la profondità dell’evento sismico è stata di circa 10 chilometri. Le scosse sono state percepite anche a Kabul, la capitale, situata a centinaia di chilometri di distanza dall’epicentro. Al momento sarebbero oltre 20 morti e circa 320 feriti.
Numeri in aggiornamento. A fornire un primo bilancio è stato il portavoce del ministero della Salute del governo talebano, spiegando che “è stata data istruzione a tutti gli ospedali di essere pienamente preparati a fornire i servizi necessari”. Il numero dei morti e feriti, ha aggiunto il funzionario, potrebbe aumentare. Inoltre ci sono disagi in tutto il paese. Il sisma ha interrotto la fornitura di energia elettrica in diverse zone. Inoltre, il terremoto ha danneggiato parte della Moschea Blu, luogo di culto a Mazar-i Sharif, secondo quanto reso noto dal portavoce della provincia di Balkh, Haji Zaid. La moschea è considerata uno dei luoghi più sacri dell’Afghanistan e si ritiene che sia il luogo di sepoltura del cugino e del genero del profeta Maometto. L’attuale struttura fu costruita nel XV secolo.
