Asta… la vista per il Vicenza. Nessuna offerta oggi, arrivederci a fra 15 giorni

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Il tifo biancorosso

Allo scoccare del mezzogiorno nessuno si è seduto a tavola. A rimanere a boccia asciutta – e col mal di pancia, poi – sono stati i tanti tifosi biancorossi sintonizzati sui media di ogni tipo per scoprire se il digiuno di buone notizie sarebbe proseguito o meno. Proprio così, in barba alle – poco probabili per la verità – speranze che qualche cordata volesse approfittare del primo round di asta per rilevare il Lane. Sul piatto una base d’offerta minima di 1 milione e 470 mila euro, a cui andava aggiunto più o meno altrettanto per accollarsi anche l’amarissimo ma necessario digestivo, vale a dire l’ammontare del debito sportivo contratto. Il totale da sborsare per salvare i colori biancorossi tanto cari a Gatton Gattoni e compagnia di magnagati del pallone? Due milioni 865 mila euro. Non proprio bruscolini.

Secondo il Giornale di Vicenza, che segue passo passo i movimenti societari, si sarebbero “guardati” a vista i rappresentanti di due differenti cordate, presenti in tribunale ma con la fatidica busta rimasta nella ventiquattrore. Scelta strategica quella di non ufficializzare alcuna offerta, oggi, in data 26 aprile. La situazione di classifica dei biancorossi di Lerda – con un piede e mezzo nei playout – difatti non offre garanzie sulla categoria d’appartenenza nella prossima stagione. E poi va da sè che l’interesse ad abbassare più che sensibilmente il prezzo da “saldi di fallimento” è plurilaterale, in attesa della seconda battuta all’asta in programma fra quindici giorni. A quel punto il campionato, in termini di regular season almeno, sarà già concluso e si arriverà alla seconda asta con qualche certezza da cui dipendere in più e qualche euro in meno da spendere.