Putin non sarà a Istanbul per incontrare Zelensky, al tavolo siederà il consigliere Medinsky

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Vladimir Putin non sarà a Istanbul per sedere al tavolo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per discutere della fine della guerra. Il leader del Cremlino ha scelto come capo della ”delegazione della Federazione russa per i negoziati con l’Ucraina” Vladimir Medinsky, consigliere e assistente del presidente russo. Trump ha riferito che ci sarà Rubio.

Il consigliere del leader russo fu a capo dei negoziatori di Mosca tre anni fa. L’ex ministro della Cultura Vladimir Medinsky, sarà affiancato da un vice ministro degli Esteri, uno della Difesa e dal generale Igor Kostyukov, direttore dei servizi d’intelligence militare (Gru).

A nulla sono quindi valse le pressioni e gli appelli di diversi Paesi e gli auspici del presidente americano Donald Trump perché Putin partecipasse di persona ai colloqui che lui stesso ha proposto a sorpresa in un incontro notturno con i giornalisti nelle prime ore di domenica.
Una fonte dell’ambasciata ucraina in Turchia aveva detto che Zelensky sarebbe comunque arrivato ad Ankara per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan. E che poi si sarebbe recato con lui ad Istanbul solo se Putin fosse arrivato.

Il presidente ucraino Zelensky ha comunque fatto sapere di accettare “qualsiasi formato di negoziato” per porre fine alla guerra, anche a trattative a livello inferiore, riservandosi di decidere i “prossimi passi” a seconda di chi avrebbe rappresentato la Russia ai colloqui. Gli ambasciatori dei Paesi membri della Ue hanno intanto dato il via libera al 17/o pacchetto di sanzioni contro la Russia.

Le misure, che dovranno essere approvate il 20 maggio dai ministri degli Esteri, prendono di mira quasi 200 navi della cosiddetta ‘flotta ombra’ russa, che si ritiene utilizzata in larga parte per le esportazioni di petrolio. Ma secondo il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, non basta. Stati Uniti ed europei, ha affermato, devono “prepararsi a imporre sanzioni devastanti” per “prendere la Russia alla gola” e costringerla a cessare le ostilità in Ucraina.