Chiede un extra all’escort, ma non paga. Lei gli sottrae lo smartphone “in ostaggio”


Minacce, ricatto ed estorsione. Con un telefono smartphone tenuto “in ostaggio”, per farsi pagare una prestazione extra a carattere sessuale che, invece, il cliente della sera prima non aveva modo di saldare. Una vicenda a luci rosse quantomeno originale quella che il comando provinciale dei Carabinieri ha reso nota ieri, avvenuta nei giorni scorsi, e che vede come protagonisti della storia “notturna” una prostituta sudamericana con base a Vicenza città, di fatto irregolare in Italia.
Il giovane vicentino – un 23enne – particolarmente attratto dalla 29enne nata in Brasile, a quanto pare, aveva chiesto e ottenuto un prolungamento del “contratto verbale”, rispetto al corrispettivo standard preventivamente concordato.
Al termine dell’amplesso focoso, la escort di professione avrebbe preteso la quota extra o se si vuole una mancia particolarmente esosa e, non ottenendo quanto richiesto, si sarebbe impossessata del telefono mobile del ragazzo, senza il suo consenso. Non quindi una sorta di pegno come garanzia di pagamento futuro, ma un vero e proprio furto che in realtà si configurerebbe come un’estorsione alla luce dei fatti. La donna – le sue iniziali sono C.O.D.H. -, secondo la versione fornita dal cliente ai militari, pretendeva 300 euro per la restituzione del dispositivo.
Il giovane residente nel Vicentino, infatti, dopo aver consumato il rapporto intimo e dopo la querelle senza via d’uscita con la brasiliana, si era fatto coraggio e non senza imbarazzo si era recato in caserma a Vicenza per denunciare l’accaduto e chiedere aiuto. All’indomani, in accordo con le forze dell’ordine, il 23enne si è presentato all’appuntamento stavolta non a luci rosse ma alla luce del sole con la professionista del sesso a pagamento.
A presentare il conto, però, sono stati i militari della “Benemerita”, con la denuncia in stato di libertà con accusa di rilievo penale di estorsione. Per quanto riguarda invece il possesso di soggiorno scaduto, dalla Questura potrebbe venire firmato a breve un provvedimento di espulsione dall’Italia.
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