Italia-Israele, il ct Gattuso: “I playoff per il Mondiale 2026 sono ancora da conquistare”


L’ItalGattuso ha una missione ben precisa: battere Israele a Udine per blindare il secondo posto e garantirsi l’accesso ai playoff per il Mondiale 2026. Fischio d’inizio alle 20.45 di martedi 14 ottobre in una città friulana blindata per le tensioni legate alla crisi in Medio Oriente, nonostante il recente piano di pace firmato Donald Trump. Il commissario tecnico alla vigilia ha presentato la sfida a Israele dicendo: “Siamo felici che ci sia stata una treguain Medio Oriente, vedere la gente che torna nella loro terra è emozionante. Ma adesso c’è la partita, c’è gente fuori che criticherà, ma anche 10-11 mila spettatori sugli spalti che toccherà a noi trascinare. Sono due mesi che sappiamo che non possiamo sbagliare”.
Le altre domande fatte al ct dai colleghi di Sky Sport e le sue risposte. Pio Esposito? “E’ un ragazzo semplice di poche parole, un ragazzo che pedala molto forte, corre come un centrocampista. Contro Israele titolare? Non lo so, 70-75 minuti non li ha mai fatti, vediamo. Comunque non c’è il rischio che si monti la testa”. La Nazionale? “Per me è un sogno che avevo sin da bambino. La vivo così, mi sento a mio agio. Ho indossato questa maglia per 11 anni e tante cose mi vengono facili perché mi sento a casa”. Le parole di Spalletti? “Le ho apprezzate, volevo chiamarlo ma non l’ho fatto per non rompere le scatole. Quando parla non regala mai niente”.
La precisazione di Gattuso sul modulo che adotterà contro Israele. “Ringhio” diviso tra 3-5-2 e 3-4-2-1: “Lo sapete, giocare a tre non mi piace, però il mio ego so metterlo da parte, se c’è bisogno. Domani faremo qualcosa di diverso rispetto alla sfida contro l’Estonia e di questi due moduli parleremo ancora a lungo. Contano i tre punti perchè noi ai playoff ci dobbiamo arrivare. Prima dobbiamo qualificarci, c’è tempo per pensare ai playoff e quando l’altro giorno è stato accennato il discorso di quello che faremo a marzo il presidente della Figc Gabriele Gravina, che è scaramantico, ci ha mandato a quel paese. Ed è giusto così”.