Sinner conquista il Six Kings Slam, batte Alcaraz 6-2, 6-4

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In Arabia Saudita Jannik Sinner vince il Six Kings Slam per il secondo anno consecutivo, battendo in finale Carlos Alcaraz con un netto 6-2, 6-4 in poco più di un’ora di gioco. Una partita fenomenale, ai limiti della perfezione per il tennista azzurro che ha mostrato una grandissima condizione atletica, confermato i progressi al servizio (ha perso solo otto punti nei turni di battuta), e trovato qualità e continuità in risposta.

L’altoatesino è stato sempre reattivo in risposta, atleticamente più brillante dell’avversario negli scambi più lunghi, con qualche colpo spettacolare ad arricchire una serata da padrone assoluto del cemento. Sinner ora si prepara per il Vienna Open (Atp 500), poi al Paris Masters (l’ex Parigi-Bercy, Atp 1000), prima dell’attesissimo appuntamento con le Finals di Torino, dove sarà chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2024 nella finale contro Fritz.

Il commento di Sinner subito dopo il match: “Vorrei giocare così bene dappertutto. È sempre bello condividere il campo con Carlos. Vedere qui tutta la tua squadra, avete fatto un lavoro incredibile per tutta la stagione. Lavorate duramente, vincendo titolo dopo titolo. Grazie per avermene lasciato uno” scherza Jannik. Poi alla domanda se quando si allena pensa alla prossima sfida con Alcaraz, Sinner risponde: “Ci penso molto. È proprio per questo che c’è bisogno di Carlos e di altri giocatori come lui. Per continuare a migliorare. Soprattutto in questa stagione abbiamo giocato contro molte volte e io ho perso molte volte contro di lui. È un enorme piacere e un onore condividere il campo, ma allo stesso tempo, se vuoi migliorare come tennista, hai bisogno di queste rivalità. È bello avere una grande rivalità e, ancora più importante, una grande amicizia fuori dal campo. Abbiamo un’amicizia molto, molto speciale”.

Alcaraz e le parole d’elogio per Sinner durante la premiazione: “Quando Jannik gioca a questo livello. a volte sembra che stia giocando a ping pong, non è divertente essere dall’altra parte della rete. Dico sempre che quando gioca un tennis così eccezionale mi dà la motivazione per andare in campo ad allenarmi, dare il 100%, cercare di migliorare. A volte è fastidioso, ma allo stesso tempo mi dà una motivazione in più. Abbiamo un rapporto speciale e un’amicizia fuori dal campo. La gente potrebbe pensare che quando due giocatori competono per grandi traguardi non possano avere una grande amicizia anche fuori dal campo. Noi siamo la dimostrazione che è possibile”.