Gaza, via libera Onu al piano di pace di Trump. Vertice fiume al Quirinale

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Via libera – dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu – alla risoluzione americana che supporta il piano di pace di Donald Trump per Gaza e autorizza una forza internazionale di stabilizzazione per l’enclave palestinese che dovrebbe anche disarmare Hamas.

Il testo ha ottenuto 13 voti a favore e l’astensione di Russia e Cina. In una dichiarazione pubblicata nella notte da Hamas a nome delle fazioni palestinesi, si afferma che la risoluzione presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è “pericolosa” e “un tentativo di sottomettere la Striscia di Gaza all’autorità internazionale”.

Non solo. Perché la dichiarazione afferma che le fazioni respingono qualsiasi clausola relativa al disarmo di Gaza o che leda “il diritto del popolo palestinese alla resistenza”. Viene respinta anche qualsiasi presenza militare straniera all’interno della Striscia, che costituirebbe – viene detto nella dichiarazione – una violazione della sovranità palestinese. La Russia presenterà una risoluzione sulla Striscia alternativa a quella degli Stati Uniti che menzioni esplicitamente la soluzione a due Stati come conclusione del conflitto. Tutto mentre Netanyahu ribadisce il suo “No allo Stato di Palestina”. Al confine tra Israele e Libano intanto nuove tensioni tra l’Idf e il contingente internazionale dell’Unifil.

Al Quirinale invece si è riunito il Consiglio Supremo di Difesa per ribadire la propria posizione in riferimento alle due guerre in corso in Medioriente e in Ucraina. Per quanto riguarda Gaza, il nostro Paese “è presente nell’assistenza umanitaria nella Striscia e farà la sua parte anche per l’addestramento delle forze di polizia palestinesi, e nella partecipazione alle iniziative dell’Ue e della comunità internazionale”. Il conflitto in Ucraina, invece, secondo esperti e governo “ha mostrato una trasformazione nella condotta delle azioni militari soprattutto per quanto riguarda l’impiego di droni, che la Russia utilizza anche violando lo spazio aereo della Nato e degli Stati Ue”. Il Consiglio Supremo di Difesa è stato presieduto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza del premier Giorgia Meloni e della sua squadra di ministri. Da Antonio Tajani a Matteo Piantedosi, da Guido Crosetto a Giancarlo Giorgetti, da Adolfo Urso al Capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Hanno partecipato all’incontro anche il sottosegretario Alfredo Mantovano e il segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.