Rubano negli spogliatoi della piscina. Tirata d’orecchi per tre “manolesta” sotto i 15 anni

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Una piscina coperta (immagine di repertorio)

Arraffavano portafogli e quant’altro trovavano di valore dai borsoni e dagli abiti lasciati nello spogliatoio della piscina di Lonigo. Il “bottino” è rimasto solo per pochi minuti nella mani di tre ragazzini, tra i 13 i 15 anni, bloccati dal personale del centro natatorio comunale in attesa dei carabinieri della stazione di Brendola. Il terzetto di adolescenti – residenti nei dintorni – giovedì pomeriggio si era tuffato in vasca per compiere le abituali attività sportive, salvo poi dirigersi nei camerini. Non per asciugarsi e cambiarsi dopo la sana nuotata, ma per sottrarre effetti personali ai clienti impegnati tra una bracciata e l’altra in  piscina. Una volta in caserma i tre hanno ammesso le loro responsabilità di fronte agli uomini in divisa e alle rispettive famiglie, restituendo il maltolto.

Che si trattasse di una bravata congegnata sul momento oppure di una condotta da aspiranti ladruncoli, l’episodio costerà ai tre giovanissimi la segnalazione al Tribunale per i Minori di Venezia come da protocollo. Anche se nessuna denuncia nei loro confronti è stata presentata dai “nuotatori”, buona parte dei quali ignari del furto subito. Essenziale il contributo offerto dal personale dell’impianto nell’occasione, abili e attenti a individuare i presunti colpevoli dei furti in attesa delle forze dell’ordine.

Alla segnalazione formale all’autorità per i minori – che potrà decidere dei provvedimenti a fini rieducativi – si è aggiunta la ramanzina dei genitori, apparsi increduli di fronte al racconto di cronaca che vedeva come protagonisti in negativo i propri figli. Mandati in piscina a nuotare, divertirsi, compiere una sana attività sportiva e non certo per derubare altre persone.