Un papero di pezza “cittadino onorario” di Montebello. Adottato in segno di speranza

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Sindaco e assessore nella sede di Vicenza For Children per l'adozione simbolica

Si chiama Aureus e sarà l’amico speciale dei cittadini di Montebello proprio dal cuore d’oro. In particolare i bambini. Soffice, coccoloso, col becco giallo e un cappottino biancorosso a ricordare i colori della città di Vicenza, da cui idealmente proviene prima di essere adottato dal Comune di Montebello Vicentino.

Come simbolo non solo di solidarietà nei confronti di bambini malati seguiti da Vicenza For Children, ma anche della possibilità di regalare qualcosa di prezioso attraverso un gesto concreto a supporto delle attività dell’associazione e della famiglie dei piccolo guerrieri. Cioè i malati in età pediatrica seguiti all’interno del bacino territoriale dell’Ulss 8 Berica, Ovest della provincia vicentina compreso.

Aureus è uno dei tanti paperi a disposizione come morbidi testimonial e che possono essere adottati come segno tangibile di sostegno nei confronti dell’associazione. E’ stato ideato, partendo dal logo di VfC, e creata con il preciso intento di aiutare le famiglie con piccoli pazienti ricoverati nei reparti di pediatria degli ospedali di Vicenza e provincia. Assieme all’atto formale di adozione, il sindaco montebellano Dino Magnabosco, recatosi nella sede di Vicenza assieme all’assessore al sociale Mirka Pellizzaro, promotrice del gemellaggio, ha firmato anche un “patto”. “Siamo onorati di essere diventati sostenitori di Vicenza For Children – sottolinea il sindaco Dino Magnabosco – perché conosciamo l’impegno che quotidianamente tutti i volontari mettono nell’assistenza a questi bambini sfortunati e alle loro famiglie. Anche noi saremo al loro fianco, collaborando nelle iniziative a supporto di questa associazione”.

Un documento i cui punti principali prevedono il supporto, senza impegno economico, dei progetti promossi dall’associazione; l’inserimento, nel calendario degli eventi comunali, di almeno un evento all’anno il cui ricavato, attraverso donazioni di cittadini e aziende, sia destinato a una causa benefica promossa per la realizzazione di uno o più specifici progetti; la messa a disposizione a titolo gratuito, previo accordo, di locali ad uso pubblico per la realizzazione di eventi di raccolta fondi per la realizzazione di uno o più specifici progetti. Tra l’altro, da ricordare che Montebello è già uno dei comuni vicentini gemellati con la Fondazione Città della Speranza, anche qui a favore dei bambini malati oncologici.

A “battezzare” con il nome di Aureus il papero di pelouche che ha preso casa in Municipio è la storia che lega la cittadina ai tempi degli antichi Romani. Come spiega l’assessore che lo ha proposto. “Montes Auri (montagne dorate) fu il primo nome che i cavalieri romani, giungendo lungo la via Postumia e ammirando gli alberi delle colline ingialliti dall’autunno, diedero all’area in cui sorge il nostro paese, successivamente diventato Montebello”. Sul significato dell’adozione, Mirka Pellizzaro aggiunge: “adottare un papero vuole essere un piccolo gesto concreto di solidarietà e vicinanza, parole che assumono un significato ancor più importante in questo particolare momento in cui ci viene chiesto di collaborare e a volte anche di rinunciare per il nostro bene e per quello di tutta la collettività. Anche a questi piccoli guerrieri viene chiesto tutto questo e con grande coraggio e tanta speranza in cuore affrontano questo difficile percorso con grinta e determinazione, spesso non facendo mai mancare anche un bellissimo sorriso”.