Per le attività penalizzate dal lockdown l’accesso al “bonus Tari” arriva via Pec

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Nel riquadro l'assessore al Bilancio Loris Crocco

Il modulo da compilare per accedere allo sconto sulla tassa sui rifiuti comunale sta giungendo in questi giorni a tutte le aziende e attività commerciali di Montecchio Maggiore. Lo strumento scelto è quello della posta elettronica certificata, in cui sarà contenuto un link specifico da cliccare per procedere alla richiesta sotto forma di autocertificazione. In concreto si tratta di un contributo da parte delle casse pubbliche dell’ente locale, che andrà a ridurre l’importo dovuto per chi tra gli operatori economici dimostri di aver patito le conseguenze del periodo di lockdown da marzo ai primi di maggio od oltre.

L’amministrazione castellana, infatti, aveva già annunciato le intenzioni di agevolare le imprese del territorio con la riduzione e lo slittamento del pagamento delle due rate previste, decisioni divenute operative ai primi di agosto grazie ai dipendenti degli uffici comunali che stanno inviando le comunicazioni telematiche agli aventi diritto. “In questa fase delicata – afferma il sindaco Gianfranco Trapula – vogliamo essere il più possibile vicini ai cittadini e alle imprese. Questo ed altri sono gesti concreti che vanno proprio in questa direzione”.

“Il contributo è una delle misure varate dall’amministrazione comunale per contrastare l’emergenza economica dovuta al Covid-19 – si legge nella nota ufficiale diffusa oggi dal comune di Montecchio –  assieme allo spostamento, sia per le attività economiche sia per i privati cittadini, del pagamento della prima rata da luglio al 16 ottobre e della seconda rata da novembre al 16 dicembre. Le ditte devono provvedere alla compilazione collegandosi al link contenuto nella Pec, che è personalizzato per ogni singola attività, ed inserire i dati in un’autocertificazione informatica, salvarli, e reinviarli entro il 31 agosto 2020”.

Da specificare che l’autodichiarazione potrà essere legittimamente inoltrata anche dagli operatori che, pur legittimati a proseguire, avevano preferito disporre la chiusura della propria attività produttiva o commerciale. E si tratta di decine di negozi o punti vendita, impossibilitati per diverse ragioni a ottemperare gli allora rigidi protocolli di sicurezza o per ragioni derivanti dal calo della domanda, oppure ancora per modalità alternative di somministrazione (ad esempio consegna a domicilio). Chi invece ha proseguito regolarmente e senza intoppi il proprio business lavorativo, come i supermercati o i negozi di alimentari in genere, dovrà astenersi dal presentare la richiesta di contributo.

Ultimo step sarà riservato agli uffici del Comune, dove il personale provvederà, in base ai risultati della raccolta dati online, a deliberare i contributi destinati alla riduzione della Tari a favore delle utenze non domestiche che sono state più penalizzate in seguito ai decreti emanati dal Governo. “I contributi per le aziende che rispettano i requisiti richiesti – spiega l’assessore al Bilancio Loris Crocco – saranno finanziati da uno specifico fondo con una variazione di bilancio che approveremo nel mese di settembre e che sarà appunto destinato a calmierare le bollette legate alla tassa sui rifiuti”.