Rubano 12 bottiglie di champagne all’ipermercato. Presa una coppia di ladri

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Entrambi disoccupati, lui con precedenti di giustizia, lei fino a ieri incensurata, entrambi con la “passione” alquanto interessata per le bollicine. Costeranno ben oltre i 593 euro del valore della refurtiva sottratta le 12 bottiglie di champagne a Simone Freschi e Marta Giacomel, coppia di ladruncoli da supermercato particolarmente votata ai vini di pregio, ora sotto processo (rinviato a settembre).

L’ultimo blitz, quello che ha permesso di affibbiare loro anche un precedente furto analogo, è avvenuto sabato scorso all’interno dell’ipermercato Tosano di Alte Ceccato di Montecchio Maggiore, che già avevano “visitato” lo steso punto vendita di via Trieste arraffando altre bevande alcoliche dagli scaffali. A impedire loro di stappare l’inebriante nettare, o più probabilmente di rivenderlo, i carabinieri della tenenza castellana.

A finire in manette e sotto processo per direttissima sono stati dunque due cittadini italiani, entrambi nati in Veneto e di fatto considerati vagabondi senza una dimora conosciuta. Per Simone Freschi, originario di San Fior nel Trevigiano e Marta Giacomel, veneziana di Jesolo, è scattato l’arresto in flagranza di reato, dopo essere incappati in una pattuglia di militari impegnati nel servizio ordinario di perlustrazione, chiamati sul posto dagli addetti alla sicurezza del supermercato. I due non hanno nemmeno avuto il tempo materiale una spiegazione plausibile per il possesso dello spumante “di lusso”, ovviamente, subito riconosciuto come refurtiva dai dirigenti dell’attività commerciale. E poi riconsegnato al legittimo proprietario. La coppia di ladri, poco accorta oltre che poco astuta a ripresentarsi nello stesso “luogo del delitto” a distanza di meno di 48 ore, aveva oltrepassato le casse dopo aver manomesso il sistema antitaccheggio, rimosso prima di imboccare la via d’uscita.

Il personale interno, però, già redarguito in seguito a fatto identico accaduto solo due giorni prima (giovedì scorso), ha tenuto sotto controllo i movimenti dei malviventi, avvertendo per tempo le forze dell’ordine che si sono fatte trovare puntuali all’appuntamento, se così si può dire, per il doppio arresto. Nel precedente episodio erano state sottratte 11 bottiglie del valore in quell’occasione di altri 648 euro, oggetto questo fatto di una denuncia che che ad aggiungersi al procedimento già concluso per il secondo blitz.

Non è dato sapersi, almeno finora, se il primo stock di champagne rubato sia stato rivenduto a qualcuno configurando il reato di ricettazione oppure se la coppia si sia data alla pazza gioia consumandolo in autonomia e puntando così al bis già due giorni dopo. Nel frattempo stamattina il giudice ha imposto l’obbligo di firma quotidiana in caserma per l’uomo, e di obbligo di residenza nel comune jesolano per la donna.