“Spaccio” abusivo di gasolio dal garage. Sequestrati 3 mila litri, denunciati in due

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Tremila litri di gasolio distribuito in nero a clienti affezionati, e chissà quante altre migliaia di carburante divenute profitto in barba al fisco e in danno indiretto a chi, invece, opera correttamente nel mercato. Operazione importante quella portata a termine dalla Guardia di Finanza di Arzignano, che ha posto fine al commercio abusivo di gasolio, denunciando alla Procura di Vicenza due evasori che avevano allestito delle piccole cisterne artigianali a San Pietro Mussolino. In pieno centro abitato.

Chi comprava il gasolio nel “sottobosco” approfittava di prezzi vantaggiosi, chi lo vendeva non metteva in conto le accise statali, distorcendo quindi la domanda e l’offerta e battendo la concorrenza nella vallata del Chiampo, ma a quanto sembra coinvolgendo anche altri automobilisti della vicina vallata dell’Agno. A tutti gli effetti si tratta di una frode. Con inoltre un aspetto da non trascurare: il deposito di carburante allestito in garage era del tutto privo di dispositivi di sicurezza, mettendo così in una situazione di reale pericolo le famiglie ivi residenti in caso di incendio.

Le ricerche portate in campo dai finanzieri, dopo essere venuti a conoscenza di dinamiche lesive del libero mercato, hanno portato a individuare un’abitazione privata nel piccolo comune dell’Alta Valle del Chiampo, dove i militari avevano notato la presenza – nel cortile esterno – di alcuni fusti metallici generalmente utilizzati per lo stoccaggio di oli minerali. A confermarlo un sopralluogo operato nei giorni scorsi, a cui si è aggiunta l’osservazione dell’andirivieni di veicoli che si recavano in questo luogo accreditando il sospetto iniziale.

Uno di questi è stato quindi fermato in strada per un controllo, chiedendo conto del motivo della “visita” presso l’indirizzo tenuto sotto controllo, e trovando definitiva prova dell’attività illecita. A questo punto è scattata la perquisizione, con il team di Fiamme Gialle a notare nel garage un distributore di carburante abusivo, con numerosi fusti metallici e cisterne in plastica per lo stoccaggio di carburante, della capacità di 1.000 litri cadauna e dotati di gabbia in ferro e beccuccio di erogazione.

Coinvolti nel commercio non consentito sono due soggetti residenti allo stesso indirizzo, ai quali sono stati sequestrati 2.964 litri di liquido, considerata incompatibile con la riserva a titolo personale oltre che di dubbia provenienza. E’ stato così posto fine a un’illecita attività commerciale particolarmente pericolosa – in quanto esercitata senza il minimo rispetto delle norme antincendio e di sicurezza – per l’incolumità degli stessi dimoranti presso gli immobili individuati oltre che per occasionali e ignari avventori del distributore abusivo e dei residenti della zona.