Truffe ad anziani: finto avvocato estorce denaro e gioielli. Denunciato un 41enne campano

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Tornano le truffe agli anziani e con una delle modalità più diffuse: la richiesta di soldi pronta mano da parte di un finto avvocato per “togliere dai guai” un parente in presunta difficoltà. Quest’ultimo, ovviamente, del tutto ignaro del raggiro in corso.

Teatro della vicenda è stata stavolta la città di Arzignano nei primi giorni di giugno, ma è andata male al truffatore di turno, un 41enne originario della Campania, incappato in una pattuglia di carabinieri dopo aver intascato con l’inganno 1.500 euro. Somma non recuperata dalle forze dell’ordine nell’occasione, segno che l’astuto millantatore godeva della probabile collaborazione di un complice.

Lo stratagemma utilizzato da A.C., napoletano non nuovo a episodi analoghi con meta preferita il Veneto e vittime designate le persone anziane, consiste in un canovaccio già noto. Una telefonata in casa a a un pensionato, spesso avanti con gli anni, attingendo alla propria capacità di persuasione allenata di truffa in truffa e convincendo l’interlocutore ingenuo della necessità di aiuto da parte di un parente prossimo. A volte “trattenuto” dai carabinieri o polizia di Stato, altre già direttamente in carcere. Storielle prive di fondamento ma che fanno breccia nei cuori e nell’ingenuità di chi tende la mano e spesso il portafoglio per aiutare il figlio, il nipote o qualsiasi altro congiunto in difficoltà.

Nel caso di Arzignano a venire raggirato è stato un 79enne vicentino, gabbato con la scusa dell’assicurazione scaduta da parte di un figlio, secondo la versione raccontata trattenuto in caserma in virtù della “grave” mancanza. Se il tranello verbale va a segno, il sedicente avvocato dalla fluida parlantina si presenta al campanello, ritira denaro e preziosi in misura variabile a seconda della disponibilità della vittima, per poi ringraziare di tutto punto e sparire. Ed è così che il 41enne si è intascato circa 1.500 euro un paio di settimane fa, non lasciando il tempo di ragionare alla vittima.

Il pensionato arzignanese, pur essendo caduto in trappola, non si è rivelato del tutto sprovveduto: qualche sospetto aveva cominciato a serbarlo, tanto da telefonare al comando di polizia locale e ai carabinieri per chiedere conto della situazione e denunciare la probabile truffa. Essenziale la descrizione fornita alle forze dell’ordine, tanto che nel giro di pochi minuti una pattuglia della stazione locale dell’Arma intercettava il sospetto, poi riconosciuto dalla vittima.

Da qui la denuncia che ora farà il suo corso, con il 79enne che dovrà attendere, ci si augura non troppo a lungo, il termine dell’iter giudiziario per essere risarcito di quanto, con una dose astuzia e altrettanta disonestà, gli è stato sottratto. Nel frattempo il finto avvocato è tornato in libertà. Della condotta illecita sopra descritta è bene prender nota e mettere in guardia familiari di età avanzata, al fine di evitare nuovi incresciosi episodi.