Ospedali del Vicentino sempre più a misura di donna: fioccano i “bollini rosa”

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Gli ospedali vicentini si confermano sulla cresta… dell’Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna che misura la qualità della medicina di genere rivolta alla sfera femminile. Ieri, a Roma, sono stati conferiti i “bollini rosa” che testimoniano la bontà dell’impegno mirato alla centralità delle pazienti e che valutano l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

Su una scala da uno a tre bollini attribuiti per il biennio 2018/2019, spiccano i nosocomi Alto Vicentino di Santorso, San Bortolo di Vicenza e i plessi di Arzignano e Montecchio Maggiore con un en plein di bollini rosa, ma va citato anche il San Bassiano di Bassano del Grappa ad aggiudicarsene due. Un risultato complessivo eccellente su scala provinciale, con ben cinque strutture ospedaliere che si “tingono di rosa” sulle 25 del Veneto – e 306 italiane -, un dato generale in costante aumento rispetto alle rilevazioni del 2013 e 2015 (rispettivamente 23 e 26 attribuzioni di merito ai policlinici della nostra regione).

Tre i macrocriteri di valutazione presi in considerazione: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. Come per le precedenti edizioni, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino. Dal 2007 l’Osservatorio ha istituito il bollino rosa con cadenza biennale.

Cinque bollini rosa complessivi e la “doppietta” realizzata dai centri sanitari di riferimento per l’Alto Vicentino e il Bassanese non possono che generare soddisfazione nella parole del dottor Giorgio Roberti, direttore generale dell’Ulss7 Pedemontana che accorpa la gestione delle due strutture: “Le iniziative promosse da Onda, in occasione di giornate dedicate a talune patologie femminili mettendo a disposizione prestazioni cliniche e diagnostiche gratuite, consentono di avvicinare la popolazione a diagnosi e cure sempre più mirate e specifiche, segno concreto dell’attenzione che i nostri servizi rivolgono alle donne, cercando di praticare una medicina moderna, consapevole delle complessità che la specificità di genere richiede”.

Anche in Regione Veneto i riconoscimenti, ottenuti nel corso della cerimonia tenutasi al Ministero della Salute,sono stati accolti con piacere. “Sono anni – nota l’assessore alla Sanità Luca Coletto – che lavoriamo e investiamo sulla salute della donna e
i risultati stanno arrivando. E’ un segnale di civiltà e rispetto, oltre che di eccellenza
sanitaria, perché si parte da piccole ma significative attenzioni come i parcheggi rosa
riservati alle partorienti, per arrivare agli aspetti clinici più importanti, come la lotta al
tumore del seno e dell’utero con gli screening, con le Breast Unit per la cura delle
neoplasie mammarie, con la particolare attenzione anche alla ricostruzione post
chirurgica a seguito di mastectomia e ai gravi aspetti psicologici che ne derivano”.