“Sua figlia ha avuto un incidente, servono soldi”. La truffa all’anziana finisce con l’arresto

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La truffa è quella solita, ai danni di persone anziane: una telefonata nella quale uno sconosciuto, che si è presentato in questo caso come un “carabiniere”, spiega che un parente stretto ha avuto un incidente stradale e servono soldi per risolvere la questione. Questa volta però per una coppia di campani, responsabili dell’odiosa azione criminosa ai danni di un’82enne di Nove, è scattato l’arresto per truffa aggravata, grazie alla rapidità delle indagini e alla collaborazione dei comandi dei carabinieri di altre province.

L’operazione ha coinvolti infatti i militari di Vicenza, Verona e Brescia. A finire in manette, un 33enne e una 40enne con precedenti penali e di polizia. Erano da poco passate le ore 13 del primo febbraio quando l’Arma di Vicenza ha segnalato la truffa ai danni dell’anziana ai comandi provinciali contermini e in particolare a quello di Verona, fornendo gli indizi raccolti in sede di denuncia.
Immediatamente attivata, la sezione radiomobile veronese si è messa alla ricerca dell’auto segnalata quale possibile mezzo di fuga della coppia, individuandola a Desenzano del Garda.

Il veicolo è stato quindi fermato e controllato: nel corso della perquisizione i militari hanno ritrovato i gioielli e il denaro sottratto all’anziana, ingannata dicendole che la figlia era rimasta coinvolta in un grave incidente con feriti e che a titolo di risarcimento era necessaria la corresponsione di 7.500 euro affinché tutto fosse risolto.
Nella mattinata del 2 di febbraio, la coppia è stata quindi condotta in Tribunale a Brescia e il fermo è stato convalidato: il giudice ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere e per la donna l’obbligo di dimora nel luogo di origine.