Vilipendio alle Istituzioni a mezzo social: denunciati due “leoni da tastiera” vicentini

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Avevamo scelto la data del 2 Giugno, le celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana, per sfogare il proprio mix di frustrazioni e convinzioni ideologiche utilizzando tastiera e monitor o display, postando messaggi pubblici offensivi nei confronti delle forze dell’ordine, dello Stato e delle autorità civili. Ignorando, nel senso letterale del verbo, di commettere un reato perseguibile a livello penale, riconducibile al vilipendio.

Due i vicentini denunciati dal Commissariato di Bassano del Grappa in seguito ai commenti di disprezzo apparsi in calce alle immagini pubblicate sulla pagina Facebook del “Giornale di Vicenza”, puntualmente segnalati e raccolti dalla polizia di Stato. Si tratta di un 54enne di Cassola e di un 57enne di Romano d’Ezzelino, i due commentatoti seriali più “scatenati” lo scorso 2 Giugno e che probabilmente avranno l’occasione di redimersi solo di fronte a un giudice delle stesse istituzioni italiane sbeffeggiate.

Trattandosi al momento solo di persone indagate, dalla Questura di Vicenza vengono rese note solo le iniziali dei due, i quali hanno interpretato in senso troppo “largo” la libertà di pensiero, dimenticando i  limiti imposti dall’ordinamento legislativo. Si tratta quindi di F.P. (il 54enne cassolese) e di M.P. Attraverso l’acquisizione dei rispettivi profili social dei due le autorità del Commissariato sono risaliti all’effettiva identità dei due, procedendo con le denunce per violazione dell’articolo 290 del Codice Penale.

“Per aver offeso pubblicamente e con disprezzo il valore, l’onore ed il significato della commemorazione nazionale della “Festa della Repubblica”, nonché l’onore ed il decoro delle Autorità Civili e Militari della Repubblica Italiana e di questa Provincia”. Così recita il disposto che accompagna la notizia del doppio deferimento, lasciando comunque a piede libero i due “leoni da tastiera”, assai più mansueti dopo la notifica dei guai giudiziari in vista. I commenti sono stati in seguito rimossi dai moderatori della testata come impone il protocollo social, dopo che gli screenshots già acquisiti erano finiti nella mani di chi è stato incaricato di attivare le indagini.

Infine, su disposizione del Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori, nei confronti del 54enne di Cassola, regolare detentore di armi e titolare di porto di fucile uso caccia scaduto ed in attesa di rinnovo, è stato dato avvio al procedimento per la revoca ed il sequestro amministrativo delle armi detenute.