Attentato a Tel Aviv, martedì arriva in Italia la salma di Alessandro Parini. La Procura indaga

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Arriverà martedì (11 aprile) in Italia la salma di Alessandro Parini, l’avvocato 35enne vittima dell’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso sul lungomare di Tel Aviv. Intanto gli esami sul corpo dell’italiano escludono l’incidente stradale. Confermerebbero invece l’ipotesi premeditata.

I dettagli della vicenda. Sarebbe stato un attentato terroristico ad uccidere Alessandro Parini. Ne è sicura la polizia israeliana che non ha rinvenuto proiettili nel corso dell’autopsia effettuata sul corpo del giovane. L’avvocato, dunque, sarebbe deceduto a causa dell’impatto provocato dall’auto lanciata contro i passanti dall’arabo-israeliano Yousef Abu Jaber. Nessun incidente stradale. Jaber avrebbe agito in “modo premeditato”, dicono, con l’intenzione di uccidere. Sembrerebbe esclusa anche l’ipotesi del colpo di sonno.

Le indagini e i racconti.
Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo: si procede per omicidio, attentato con finalità di terrorismo e lesioni. Come detto, la salma di Parini arriverà in Italia domani. È già rientrato nel nostro Paese invece il gruppo di italiani rimasto coinvolto nell’attacco. Il racconto di uno dei sopravvissuti descrive momenti di grande paura: “Abbiamo sentito il rumore dell’auto che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi”. Con Parini a terra, in un lago di sangue. Prima del buio.