Michel giunto in Ucraina: “La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi”

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La guerra in Ucraina entra nel cinquantaseiesimo giorno di conflitto. Le forze russe che stanno assediando la città di Mariupol hanno dato ai soldati ucraini ancora asserragliati nell’acciaieria di Azovstal un altro ultimatum: “Se si arrenderanno entro le 14 ora locale saranno risparmiati” ha detto il generale russo Mikhail Mizintsev. E intanto in un messaggio su Facebook un ufficiale dei militari ucraini asserragliati da giorni nell’acciaieria invita la comunità internazionale a farli evacuare e dichiara: “Quelli che stiamo vivendo potrebbero essere le nostre ultime ore di vita”.

Russia e Ucraina avrebbero raggiunto un accordo per l’apertura di un corridoio umanitario per l’evacuazione di civili da Mariupol, città assediata dalle forze di Mosca, come riferito da fonti ufficiali di Kiev ma la presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina continua a crescere e i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è giunto a Kiev, lo ha reso noto lui stesso postando sui social una foto del suo arrivo alla stazione della capitale ucraina con scritto: “Sono nel cuore di un’Europa libera e democratica”. Michel ha visitato Borodyanka e ha dichiarato: “Qui come a Bucha e in tante altre città in Ucraina la storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi. Non ci può essere pace senza giustizia”.
Intanto il sindaco di Melitopol, Fedorov, in commissione Affari Esteri al Parlamento europeo, dichiara: “Non possiamo parlare di conflitto in Ucraina, è una vera e propria guerra. Non solo contro l’Ucraina ma contro il mondo civilizzato. Se non agiamo in modo tempestivo – ha aggiunto Fedorov – vi è il rischio che anche i Paesi europei dovranno fare i conti con la guerra che arriverà nelle vostre città, dalle vostre famiglie”.

Gli Usa annunceranno a breve un nuovo piano di aiuti all’Ucraina, dall’importo uguale a quello da 800 mln di dollari varato la settimana scorsa. Il nuovo pacchetto include probabilmente altra artiglieria e decine di migliaia di munizioni, ritenute decisive per combattere nel Donbass. Artiglieria pesante arriverà dal Canada, assicura il premier Trudeau e nuovi invii d’armi a Kiev giungeranno anche dal premier britannico Boris Johnson tra cui i razzi Brimstone. A Kiev è stato invece accolto con grande delusione e amarezza il discorso del cancelliere tedesco Olaf Scholz secondo il quale le capacità di export delle forze armate tedesche sono esaurite.

Nelle campagne di tutta l’Ucraina è iniziato il periodo della semina, nonostante i bombardamenti. Il Consiglio dei ministri ucraino ha fornito agli agricoltori un finanziamento preferenziale di 3,5 miliardi di grivne (circa 11 milioni di euro). Ma per la Fao bisogna fare di più e non c’è tempo da perdere: servono subito circa 115,4 milioni di dollari – si legge in un comunicato – per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione dell’insicurezza alimentare e l’aggravarsi dell’interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare in Ucraina.