Trump conferma la morte di Al Baghdadi: il leader dell’Isis si è fatto esplodere

Abu Bakr Al-Baghdadi “è morto da vigliacco”. Arriva da Donald Trump l’annuncio ufficiale della notizia della morte del leader dell’Isis. Il presidente statunitense ha parlato in conferenza stampa dalla Diplomatic Reception Room della Casa Bianca svelando alcuni dettagli del raid Usa in Siria. “È morto dopo essere rimasto in un tunnel, tutte le persone con lui sono state uccise. È morto dopo essere fuggito in un vicolo cieco, piangendo e urlando. Ha ucciso anche tre dei suoi figli”. “Sotto la mia direzione” – ha aggiunto Trump – abbiamo distrutto il Califfato. I terroristi non devono dormire sonni tranquilli”.

Il raid che ha portato alla morte di Al-Baghdadi “è durato due ore – ha ripreso Trump – Ho visto in diretta quel blitz, mentre ero nella Situation Room della Casa Bianca. E’ stato come guardare un film. Avevamo anche un robot con noi per andare nei tunnel. Abbiamo ricevuto le informazioni minuto per minuto. Poi ci hanno detto che era rimasta un’unica persona nel compound che stava scappando, ma in un vicolo cieco. Era lui”. Con Trump c’era anche il suo vice Mike Pence.

Il leader della Casa Bianca ha poi sottolineato che “Al Baghdadi stava lavorando alla ricostruzione dell’Isis perché sapeva che era stato distrutto” e ha ringraziato “Russia, Siria, Turchia, Iraq e anche i curdi siriani. Grazie a loro questo raid è stato impeccabile”. Poi dichiarato di conoscere già il nome del successore del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi: “è già nei nostri sistemi” ha puntualizzato Trump chiarendo che questa morte non fermerà l’Isis: “In quella zona si trovava proprio per  la ricostituzione dello Stato islamico”. Dopo il blitz, le forze Usa sono rimaste “per due ore in quel compound, dove è stato trovato materiale sensisibile – ha sottolineato il presidente Usa -, compresi i futuri piani dell’Isis”.  

Trump ha poi svelato i dettagli dell’operazione, spiegando: “Siamo atterrati con otto elicotteri e all’arrivo i nostri non sono entrati dall’ingresso principale perché sapevano che c’era esplosivo. L’atterraggio e la ripartenza in elicottero erano i momenti più pericolosi dell’operazione. Nel volo di un’ora e 10 minuti stavamo sorvolando una zona pericolosa”. Il presidente non ha poi voluto rispondere a chi gli chiedeva dove l’elicottero sia atterrato al ritorno, limitandosi a precisare che è rientrato in un Paese amico.

I soldati Usa, ha poi continuato il presidente, hanno “portato via parti del corpo” di Al Baghdadi, dopo aver rimosso le macerie della galleria crollata dopo l’esplosione. “I primi test del Dna sono stati eseguiti sul posto. Abbiamo il suo Dna, abbiamo dei campioni, sono stati fatti degli esami sul posto. Il lavoro è stato reso più complicato dal fatto che nell’esplosione il tunnel in cui il leader dell’Isis tentava di fuggire è collassato”.

Trump ha spiegato che nel compound sono stati trovati i cadaveri di due donne. “Erano le mogli del Califfo – ha spiegato -. entrambe indossavano giubbotti con esplosivo, ma non sono stati detonati. Non sono morte nell’esplosione dei loro giubbotti”. Anche undici bambini sono stati presi dal compound di Al Baghdadi.  E ancora, il presidente Usa ha sottolineato la pericolosità del terrorista, spiegando: “Bin Laden è stato un obiettivo importante, ma credo che Al Baghdadi sia ancora più importante. Un uomo che aveva costruito un intero califfato”. Il leader di Al Qaeda fu ucciso nel 2011, in un blitz americano messo a segno durante l’amministrazione Obama.

Il presidente Usa ha poi dichiarato: “La Siria e la Turchia devono decidere per conto loro, non vogliamo tenere le nostre truppe lì per anni. Io voglio che le nostre truppe restino a casa”.