Chico Forti è stato trasferito nel carcere di Montorio a Verona

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Chico Forti, dopo aver passato la notte a Rebibbia Nuovo Complesso, è arrivato oggi nel carcere di Montorio a Verona. Secondo quanto si apprende da fonti informate, il 65enne trentino ha lasciato l’istituto romano dopo colazione ed è stato trasferito a bordo di un mezzo della polizia penitenziaria. Forti è tornato in Italia ieri, sabato 18 maggio, dopo 24 anni di detenzione negli Usa. Condannato all’ergastolo in Florida con l’accusa di omicidio, continuerà a scontare la sua pena nella città veneta. L’arrivo a Verona è avvenuto nel primo pomeriggio.

“Faremo un’istanza per avere il permesso per il detenuto di visitare la madre che ha 96 anni e non si può muovere. La madre, Loner Forti, si trova a Trento e credo non veda il figlio da circa dieci anni”. A dirlo è l’avvocato Carlo Della Vedova, legale in Italia di Chico Forti. Anche l’aspetto umanitario, ha puntualizzato l’avvocato, ha “accelerato la procedura ed è anche stata considerata dalla Corte di Appello di Trento quando è stata recepita la sentenza americana”.

Ad accogliere il 65enne trentino anche la premier Giorgia Meloni. Dietro il trasferimento c’è la mano della diplomazia italiana, ma anche la collaborazione del governo Usa e dello Stato della Florida. Chico Forti, che si è sempre dichiarato innocente, ha a sua volta ringraziato la premier che lo ha accolto. Dopo l’arrivo in Italia, Forti è stato portato nella casa circondariale di Rebibbia di Roma: oggi c’è stato il trasferimento nel carcere di Verona. In realtà il 65enne era destinato da subito al penitenziario veneto, ma sabato nel carcere c’è stata la visita del Papa e per questo si è deciso di rinviare l’arrivo del detenuto.

Giorgia Meloni si è espressa scrivendo sui social: “Fiera del lavoro del governo, grazie agli Usa” “Chico Forti è tornato in Italia. Fiera del lavoro del governo italiano. Ci tengo a ringraziare nuovamente la diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione”.