Clima, Greta in piazza a Roma: “I politici hanno venduto il pianeta a pochi ricchi”

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Piazza del Popolo gremita per la grande manifestazione dei Fridays For Future, gli scioperi del venerdì per il clima ispirati dall’attivista svedese sedicenne Greta Thunberg. In piazza e sul palco soprattutto giovani: “E’ un onore essere qui. Dovete essere orgogliosi di voi!”, ha affermato Greta infiammando la folla.

Poi dal palco alimentato con l’elettricità prodotta da 120 ciclisti, Greta prosegue: “Fra 11 anni assisteremo a un breakdown del clima irreversible. Saremo tutti più che ventenni. Una grande età, ci hanno sempre detto. Ma non so se sarà così per noi. Hanno venduto il nostro futuro a pochi ricchi, ce lo hanno rubato. Ci hanno mentito, ci hanno dato false speranze”, ha detto Greta. “E noi vogliamo riprenderci il nostro futuro, perché sia veramente qualcosa a cui anelare”.

“L’umanità è a un bivio. Noi abbiamo deciso quale strada intraprendere e aspettiamo che gli altri seguano il nostro esempio”, ha aggiunto la giovanissima svedese che da mesi sciopera a scuola per protestare contro l’immobilismo dei governanti per salvare il pianeta.

“Viaggio per parlare in molti Paesi. Il problema è lo stesso dovunque: non è stato fatto niente per invertire la situazione del clima. Negli ultimi sei mesi abbiamo scioperato, ma niente è cambiato. Le emissioni stanno aumentando, non c’è nessun cambiamento in vista. Dovremo continuare a lottare, ci vorranno non settimane o mesi, ma anni. Noi bambini non ci sacrifichiamo per niente. Non andiamo in piazza per sentire che gli adulti ci ammirano per questo, lo facciamo per svegliare gli adulti, vogliamo che ci restituiscano le nostre speranze. Abbiamo deciso che siamo stufi delle bugie e delle promesse non mantenute”, ha proseguito la 16enne. “Nessuno fa niente. Ma noi stiamo cambiando il mondo. Quando saremo vecchi sapremo che abbiamo lottato per cambiare il mondo e continueremo a lottare fino alla fine”, ha concluso Greta. “Grazie Roma”.

Al centro degli attacchi dei manifestanti Tav, Mose, inceneritori, capitalismo, ma è soprattutto la politica a scaldare gli animi: “Nonostante i vari avvertimenti della comunità scientifica, che parla di un punto di non ritorno del nostro Pianeta e dell’esaurimento delle risorse, vediamo come la politica rimanga completamente indifferente, ma anzi, promuove opere di distruzione ambientale nei nostri territori”.
“Siamo giovani, la generazione precaria per eccellenza e siamo qui per riprenderci il futuro”.
“Spesso ci viene chiesto perché noi scegliamo di scioperare: uno sciopero non fermerà i cambiamenti climatici, ma noi abbiamo una scelta…è necessario pensare ad un nuovo modello di sviluppo che metta al primo posto le persone, non i guadagni”.
Questi alcuni degli appelli lanciati da chi ha preso la parola dal palco.