Coronavirus: 2.557 nuovi positivi. 73 decessi. L’Italia si prepara a riaprire

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Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dal ministero della salute, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 2.557 nuovi casi di coronavirus a fronte di 220.939 tamponi effettuati (giovedì l’incremento era stato di 1.968 su 97.633 test). I decessi sono stati 73 (contro i 59 di giovedì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 126.415. In terapia intensiva sono ricoverati 836 pazienti (-56) mentre i guariti e i dimessi sono 7.853. Il tasso di positività si attesta all’1,2%.

L’indice Rt scende a 0,68 con un’incidenza a 32 casi per 100mila abitanti. “Se la tendenza prosegue così, per la seconda settimana di giugno tutta l’Italia si troverà in zona bianca”, auspica il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.

In Italia è partito infatti il countdown sulle riaperture. Da lunedì saranno Abruzzo, Umbria, Liguria e Veneto ad essere promosse tra le regioni virtuose, aggiungendosi a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, già in quest’area minima di rischio. Dal 14 giugno, invece, potrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Dovranno aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Ultima ad entrare in zona ‘bianca’ sarà la Valle d’Aosta presumibilmente il 28 giugno.

Non gioiscono i gestori delle discoteche e annunciano la rivolta perché ancora chiusi e senza una data. Su questo il sindacato delle sale da ballo lancia la sfida all’Esecutivo: “se entro il prossimo 21 giugno, con l’eliminazione definitiva del coprifuoco, il Governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio”.

Maurizio Pasca, presidente del Silb, spiega: “Sono disponibile a mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar o negli stabilimenti balneari, mentre invece il 30% delle nostre attività ha già chiuso definitivamente e un altro 30% ancora rischia di aggiungersi ora”. Pasca chiede ancora: “su che basi si decide che in piazza si può ballare e in un locale, con un numero contingentato e in piena sicurezza, non sia possibile”. Per le riaperture però arriva qualche spiraglio dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che fissa al prossimo mese l’obiettivo sulla ripresa dell’attività delle discoteche.

Intanto i ristoratori, con il coprifuoco che slitta a mezzanotte da lunedì, restano in attesa della firma dell’ordinanza che eliminerà il limite sul numero di commensali nei ristoranti all’aperto in zona bianca e fissa ad un massimo di sei quello per le persone che mangiano nei locali al chiuso. L’accordo è stato raggiunto. Manca la firma del ministro della Salute Roberto Speranza che potrebbe arrivare a breve.