Fase 2, torna la movida: sindaci e Regioni in allarme

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Movida in centro a Vicenza la primavera scorsa

Il primo sabato sera dopo la fine del lockdown ha visto tante persone tornare in strada e nei locali. Molti i controlli e qualche multa per assembramenti e mancanza di mascherine. I sindaci si dicono pronti a nuovi divieti.

A Napoli traffico bloccato fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, risse tra giovani e residenti esasperati a filmare il tutto. Chi si è trovato dalle parti del lungomare la scorsa notte per il primo sabato post lockdown parla di “follia collettiva”. Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23. Ma ancora: bottiglie sparse e rifiuti disseminati ovunque lungo via Caracciolo, sono ancora ben visibili. “Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina – C’erano assembramenti di giovani, la gente sembrava impazzita dopo due mesi di lockdown. Mergellina era completamente paralizzata: via Caracciolo, piazza Sannazaro, piazzetta del Leone. La situazione si è normalizzata solo dopo le 4. E’ stato un inferno”.

A Brescia, dopo la chiusura di venerdì sera, prima di mezzanotte, per troppe presenze, il sindaco Emilio Del Bono aveva emesso un’ordinanza che limita l’orario di apertura dei locali di piazza Arnaldo, cuore della della città. Il sindaco di Brescia, tra le città italiane più colpite dal Covid, aveva quindi deciso la chiusura di tutti i pubblici esercizi e attività artigianali alimentari nel fine settimana dalle 21.30 alle 5 del giorno successivo. La prossima settimana sarà convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica per valutare le soluzioni più idonee per gestire al meglio la situazione. Il mancato rispetto dell’ordinanza è punito ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19, con sanzione amministrativa da 400 a 3mila euro e la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

A Bari segnalazioni di assembramenti hanno portato in sole tre ore, dalle 21 a mezzanotte, la Polizia locale ad effettuare controlli, sanzionando 18 cittadini che non mantenevano la distanza sociale. Tutti sono stati multati con un verbale di 400 euro ciascuno per aver violato le prescrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

A Rimini sono aumentati i controlli anti-movida. Dopo l’orario di cena nella zona della Vecchia Pescheria, tradizionale ritrovo di giovani, si è verificata una scena analoga a quella di venerdì, con i vicoli e la piazza pieni di gente. Tanti i gruppetti di amici, molti senza mascherina, in cui non sempre si manteneva la distanza di un metro, nonostante si fosse all’aperto.