Primo volo Ita Airways, cambiano logo e livrea. Altavilla: “Attenti ai soldi dei contribuenti”

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Questa mattina alle 7.35 è atterrato il primo volo della nuova compagnia aerea Ita sulla pista dell’aeroporto di Bari-Palese. Il velivolo è di colore azzurro, con il logo Ita Airways in oro bianco, tricolore sulla coda e ali bianche. “Vogliamo qualcosa che ci rappresenti con onore nel mondo – ha spiegato il direttore marketing Giovanni Perosino nel corso della conferenza stampa. “Vedete un azzurro, vedete un tricolore, vedete un logo che sarà in oro bianco. Tutto questo sarà tradotto in tutto quello che faremo. Questo aereo ancora non esiste, esisterà a brevissimo, nei prossimi mesi, non appena l’avremo declinato in tutto, negli aerei, nelle divise”.

L’amministratore delegato Fabio Lazzerini durante la conferenza stampa per il decollo della nuova compagnia, ha detto: “Dobbiamo dimostrare al contribuente italiano che questa volta staremo attenti all’uso che facciamo del loro capitale, questo è l’obbligo che ci sentiamo chiaro in testa. Questo deve essere il vero cambiamento di mentalità. E ci siamo affrancati dall’ingerenza della politica”, ha così sottolineato Lazzerini.

Il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, all’evento di presentazione della nuova compagnia: “Abbiamo comprato l’asset aviation di Alitalia a 1 euro. C’è però una grossa differenza tra concetto di valore e prezzo. Nessuno pensa che gli asset valessero 1 euro, ma il prezzo giusto era quello in funzione dei costi che dovevamo sostenere per poter avere questi asset in condizioni di poter volare in maniera efficiente ed efficace dal primo giorno”.

In merito alla situazione dei dipendenti Altavilla ha aggiunto: “Sono assolutamente confidente che riusciremo a trovare un accordo con i sindacati sul contratto di lavoro per il personale della compagnia. Mi rammarica non essere arrivato alla partenza della compagnia con un accordo, ma sono assolutamente confidente che i passi avanti fatti ci consentiranno di tornare a sederci al tavolo con i sindacati al più presto per un accordo. Nella mia testa Ita Airways c’è sempre stata, ma anche il desiderio e la necessità acquistare marchio Alitalia. Il marchio Alitalia non poteva appartenere a nessun altro che alla nuova compagnia di bandiera del Paese”. Dalla selezione cominciata il 26 agosto, la squadra di ITA Airways è così composta: 2.800 dipendenti, di cui 1.250 staff e 1.550 personale navigante. Alla data odierna, circa il 30% delle assunzioni viene dal mercato e il 70% da Alitalia, concentrato prevalentemente sul personale navigante. Nel 2022 il personale del perimetro aviation crescerà di 1.000 unità per arrivare a 5.750 persone nel 2025. Tutto il personale di ITA Airways condividerà un premio di risultato individuale in funzione del raggiungimento degli obiettivi di redditività dell’azienda e di soddisfazione del cliente.

Dopo dunque 74 anni la compagnia di bandiera Alitalia chiude: era nata 16 settembre del 1947 nel secondo dopo guerra senza potersi affermare come una vera aviazione nazionale. Solo una decina di anni più tardi Alitalia divenne 100% italiana di proprietà dell’Iri. Nel 1960 divenne sponsor ufficiale delle Olimpiadi di Roma e vennero introdotti i primi aerei a reazione mentre l’anno successivo apre l’Aeroporto di Roma – Fiumicino, che diventa il suo hub principale. Nel 1967 Alitalia era la settima compagnia aerea del mondo, la terza d’Europa, con 70 nazioni servite, 140 miliardi di fatturato e 10.000 dipendenti. Negli anni novanta, crebbero le tensioni sindacali e i risultati di bilancio furono deludenti. Il mercato si era aperto ad altri concorrenti soprattutto alle compagnie low cost. Negli anni successivi vi fu una prima alleanza con la Klm, poi l’arrivo di Etihad, ma i debiti ormai erano alle stelle: un buco nero nei conti, con una perdita di circa due milioni al giorno, creò forti tensioni tra le banche azioniste ed Etihad.

Ieri l’ultimo volo Alitalia è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, che proveniva da Cagliari. Tra telecamere e passeggeri che chiedevano un selfie e un autografo sulla carta d’imbarco.”Un pezzetto dell’aviazione civile”, ha detto il comandante.  Appena atterrato, l’aereo ha fatto un lungo giro per lo scalo di Fiumicino quasi come se fosse una sorta di “inchino” o di ringraziamento e ad attendere l’equipaggio anche alcuni addetti alla manutenzione che hanno portato dei fiori in segno di omaggio alle hostess.