Pugno duro del sindaco di Milano Sala contro i rom: al vaglio un Daspo urbano

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Pugno duro del sindaco di Milano Beppe Sala contro i rom. Al vaglio l’ipotesi di un ‘Daspo urbano’ per impedirgli di occupare abusivamente gli spazi cittadini. Il sindaco, a margine della colazione con i cittadini del Municipio 7, che si sono lamentati della presenza di insediamenti abusivi nel quartiere, ha ventilato la possibilità dell’allontanamento coatto per affrontare il tema dei nomadi che vengono sgomberati ma poi continuano a tornare nelle zone verdi di Baggio.

Il Daspo urbano precisa però Sala: “sarebbe relativo ad alcuni spazi perché poi alla fine ritornano sempre nello stesso punto e bisogna trovare delle formule affinché non ritornino-. Effettivamente vediamo che là dove ci sono i cittadini giustamente si lamentano, bisogna trovare delle formule diverse”.

Sala ha inoltre chiarito di non essere sicuro che la formula della chiusura dei campi nomadi sia quella vincente: “Nelle periferie questo tema è molto sentito. E dove ci sono i rom, poi alle elezioni la gente vota in un certo modo. Bisogna trovare formule diverse rispetto alla tradizionale successione di sgombero e rioccupazione dell’area, un metodo che non dà risultati soddisfacenti.

Oggettivamente a Milano ci sono tremila nomadi e io non sono contrario alla chiusura dei campi, ma farla significa anche costringere queste persone a rimanere in giro”. E dunque, ha concluso: “Stiamo cercando di capire se si può lavorare bene con un Daspo urbano e ne stiamo discutendo anche con il prefetto, Renato Saccone”.

L’apertura del sindaco al “Daspo” provoca le reazioni di chi, a destra, ne sottolineava da tempo la necessità. Fra le prime repliche quella dell’ex vicesindaco e attuale assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo de Corato di Fratelli d’Italia: “Come sempre, ma lo sappiamo, sulla sicurezza il sindaco Sala si accorge sempre troppo tardi degli strumenti e dei possibili rimedi per risolvere le situazioni più delicate che vengono segnalate dai cittadini e dai milanesi, che sui rom a Baggio lo hanno accolto con sonore proteste”.

Le parole del primo cittadino arrivano anche dopo le polemiche scaturite dal fatto che nel campo ‘modello’ di via Martirano 71, quattro abitanti su cinque non pagano l’affitto. Ad ammetterlo, dopo un’interrogazione della consigliere leghista Silvia Sardone, è stato proprio palazzo Marino, che ha deciso di non nascondere i dati.

La neo eletta eurodeputata della Lega Silvia Sardone, consigliere comunale a Milano, ha concesso a Sala di essersi dimostrato “possibilista, pur con colpevole ritardo”, ma ha sottolineato: “i cittadini di ogni periferia di Milano segnalano di continuo roulotte e camper: i controlli vengono fatti col contagocce e i nomadi sono liberi di fare ciò che vogliono. A inizio anno sono stata in via Martirano per un sopralluogo e ho trovato uno scenario desolante: casette devastate, carcasse di auto incendiate e smontate, sversamenti di rifiuti liquidi, montagne di elettrodomestici, bici rubate, cavi di rame”, il resoconto della Sardone.