Estate 2022. Per gli italiani le vacanze più care da mezzo secolo

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Alla luce di quanto sta succedendo a livello internazionale e di contingenza economica, questo fatto era inevitabile: le vacanze estive del 2022, passeranno alla storia come le più care degli ultimi 50 anni. Lo rende noto il Codacons, secondo il quale si registrano aumenti a partire dagli spostamenti tra aerei, traghetti e carburanti.

Qualche dato che rende l’idea. Per i voli nazionali si spende il 33,3% in più rispetto allo scorso anno, mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate. La benzina costa in media il 27,7% in più rispetto al 2021. Pertanto, in generale, è stato calcolato che per andare in ferie ogni persona spenderà circa 199 euro in più.

Le stime del Codacons. In sintesi, una vacanza di 10 giornì, quest’anno verrà a costare tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi. In tal modo si passerà da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro di oggi. E il Codacons precisa: “Un conto che risulterà ovviamente più salato per chi trascorrerà le vacanze all’estero e dovrà affrontare tariffe aeree proibitive”.

Gli aumenti nei trasporti. Il Codacons ricorda che in tal senso, gli ultimi numeri Istat registrano rincari fino a tre cifre per il comparto turistico; a partire proprio dagli spostamenti. Pertanto, chi deciderà di partire per la villeggiatura, dovrà mettere in conto aumenti abnormi per aerei, traghetti e carburanti.

Aerei e auto
. I voli nazionali costano un terzo in più rispetto all’estate 2021 (+33,3%), mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%. Non andrà meglio a chi deciderà di viaggiare in auto. Infatti, in base agli ultimi dati del Ministero della Transizione Ecologica rielaborati dallo stesso Codacons, la benzina costa oggi in media il 27,7% in più rispetto allo scorso anno, il gasolio addirittura il 37% in più.

Rincari che incideranno in modo pesante su chi percorrerà lunghe tratte spostandosi dal Nord al Sud Italia. Si profilano a breve anche aumenti dei pedaggi autostradali i quali, secondo recenti indiscrezioni, potrebbero salire dell’1,5%. Sul fronte dei trasporti marittimi, invece i traghetti registrano aumenti del +18,7%. Al contrario, diminuiscono le tariffe ferroviarie (-9,9% su base annua). Da segnalare infine rincari nei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che registrano aumenti fino al +14,7%.