Croce e Buco del Soglio a Monte di Malo

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L’altopiano di Faedo di Monte di Malo è uno di quei luoghi in cui la bellezza del territorio con i suoi boschi, le contrade e i panorami è grande quanto quella del suo ambiente ipogeo con le sue grotte dal fascino misterioso e labirintico.

Una di queste cavità, il Buco del Soglio, si presta facilmente alla sua scoperta per via del comodo accesso e lo sviluppo pressoché orizzontale; inoltre riserva interesse anche per la sua storia legata alla Grande Guerra.

Il Buco del Soglio è una galleria di poco più di 400 metri di sviluppo con alcune diramazioni laterali minori che trapassa il Monte Soglio (o Sojo in dialetto vicentino) da parte a parte; poco più in alto del paese di Monte di Malo questa cima si erge con una parete di roccia verticale, da cui il nome. Ai piedi del monte si trova Contrada Soglio, mentre proseguendo per la medesima strada si raggiunge Contrada Ceccheleri dalla quale con un sentiero è possibile arrivare all’ingresso della cavità.

Dopo il 1916 il Buco del Soglio venne adattato alle esigenze militari da parte dell’esercito italiano: la galleria principale fu ampliata, come testimoniano i fori dei martelli pneumatici, e vennero aperte diverse feritoie per il controllo della possibile avanzata nemica nella bassa Val Leogra. La grotta divenne quindi un caposaldo collegato alle altre strutture difensive poste sull’altopiano di Faedo, a partire dalla vicina mulattiera nota come Strada delle Lore e dalle trincee del Monte Casaron.

Nei pressi della Contrada Ceccheleri, poco prima dell’inizio della Strada delle Lore, si trova un cartello informativo della grotta. Si costeggia quindi il prato fino ad individuare ben presto il sentiero che aggira il monte. Lungo la via si incontrano delle vecchie priare da dove veniva estratta la pietra calcarea.

Si continua su tratto pianeggiante con delle corde che proteggono il lato esposto a valle; aggirato uno spigolo si scende decisamente e dopo un tornante compare l’ingresso del Buco del Soglio.

La prima parte della grotta si supera prima con una scaletta in acciaio e poi con degli scalini scavati nella roccia che scendono fino ad intercettare la galleria principale.

Quest’ultima ha uno sviluppo leggermente inclinato e in seguito all’ampliamento dei militari permette di camminare comodamente in piedi; sebbene la morfologia interna sia stata estremamente modificata, è possibile ammirare delle belle forme concrezionali sulle pareti, sopratutto nella parte alta della volta. Facile è anche l’incontro con alcune specie di pipistrelli che riposano adesi alle pareti (è importante evitare di disturbarli con schiamazzi e luci, soprattutto nel periodo invernale).

Seguendo la galleria principale si giunge all’uscita posta su un versante molto ripido del monte, anticipata da una colonna che divide in due la sezione della cavità. A circa metà percorso si intersecano un paio di rami laterali con direzioni opposte: uno si porta verso una feritoia che guarda verso Monte di Malo, l’altro prosegue verso l’interno del monte restringendosi sempre più.

Per uscire dalla cavità occorre compiere a ritroso la via dell’andata.

Una volta all’esterno vale la pena salire alla croce posta sulla cima del Monte Soglio, dalla quale si gode un vasto panorama sulla Val Leogra e i monti che la cingono: Pasubio, Novegno e Summano.

La croce e il Buco del Soglio si raggiungono facilmente anche dal piccolo centro di Faedo con una bella escursione tra boschi di faggio: si possono percorrere i sentieri del Monte Casaron fino a scendere al Monte Soglio, mentre per tornare si può scegliere la Strada delle Lore, bella strada sterrata percorribile anche in bicicletta. Anche qui a lato della mulattiera si ritrovano alcune gallerie di guerra. Una volta giunti a Contrada Milani si attraversa tra le case per proseguire lungo la carrareccia che conduce direttamente alla piazza di Faedo.